Ricade oggi l’anniversario della guerra a Kiev: un anno fa la Russia invadeva l’Ucraina con drammatiche conseguenze a livello mondiale.
Oggi la guerra tra Russia e Ucraina compie un anno: il 24 febbraio del 2022 la Russia invadeva il Donbass. Nel frattempo il conflitto non si ferma, e recentemente la guerra è piombata in una situazione di stallo dove nessuno dei due Paesi è intenzionato a fare un passo indietro. Da parte sua, la Russia ribadisce la sua supremazia in alcuni territori ucraini. L’Ucraina in questa situazione non abbandona la linea e continua a difendere i suoi territori.
Mentre i capi dei due Paesi non sono intenzionati a retrocedere, i costi economici e umanitari pesano sempre di più. Difatti lo scoppio della guerra ha monopolizzato l’intera economia europea, a causa delle limitazioni sulle esportazioni sancite dalla Russia e con la chiusura del canale del Mar Nero.
Il costo del conflitto
In termini economici la guerra di Putin costerà alla Russia almeno 190 miliardi di dollari. Alla luce di questa situazione, la propaganda russa ha pensato bene di limitare i flussi di informazione per cercare di tenere all’oscuro – per quanto possibile – i cittadini russi della situazione in corso.
La Russia starebbe infatti cercando di nascondere quali sono le reali perdite prodotte dalla guerra, anche a livello umanitario, evitando di comunicare il bilancio di morti e feriti durante gli scontri. Per quanto riguarda la questione economica, la situazione è abbastanza grave.
A contribuire all’appesantimento dell’economia russa anche i numerosi pacchetti di sanzioni inflitti dall’Unione europea. Nonostante l’economia russa possa non collassare, continuerà per un lungo periodo a subire le conseguenze economiche della guerra intrapresa con l’Ucraina. In questo senso Vladimir Putin era convinto di dare il via ad una guerra lampo, che sarebbe dovuta perdurare per massimo un mese.
L’economia russa potrebbe ancora ridursi dell’otto per cento entro il 2026. Secondo un’analisi di Bloomberg, il Pil russo entro il 2026 ci sarà un buco da centonovanta miliardi di dollari. Si tratta dell’equivalente dell’intero Pil di Paesi tipo Ungheria o Kuwait.
L’avvertimento Usa
Gli Stati Uniti, da parte loro, avvisano il Cremlino che non rimarranno quindi impuniti i crimini di guerra e contro l’umanità commessi dalla Russia durante questo anno di conflitto. In tutta risposta, il Cremlino ha puntato ancora una volta il dito contro l’Occidente accusando gli Stati Uniti di voler difendere l’Ucraina e mettere in atto queste politiche per il proprio tornaconto.