Da parte delle forze russe sono stati uccisi oltre 7mila civili in Ucraina rivela l’Onu, anche se il bilancio potrebbe essere peggiore.
L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhcr) ha dichiarato che in Ucraina sono stati uccisi 7.031 civili dall’inizio dell’invasione russa ma ha specificato che il bilancio reale è “considerevolmente più alto” poiché questo è solo il numero delle vittime confermate. La notizia è stata riportata dal the Guardian. Il quotidiano inglese ha diffuso il comunicato dell’Onu che precisa: “La maggior parte delle vittime civili registrate è stata causata dall’uso di armi esplosive con effetti ad ampio raggio, tra cui bombardamenti di artiglieria pesante, sistemi missilistici a lancio multiplo, missili e attacchi aerei”.
Un altro dato sconvolgente è il numero di bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra. Sono almeno 456 le vittime ufficiali forniti dalle Procure per i minorenni ma potrebbe essere, anche qui, più alto. Il bilancio dei bambini feriti è salito ad almeno 897.
Cresce il numero delle vittime dell’edificio residenziale: trovato un bambino
Nel frattempo, Mosca ha negato di aver bombardato il condominio a Dnipro, negando quindi di aver colpito un sito civile. Intanto sale a 41 il bilancio delle vittime in quell’attacco di sabato e almeno 75 feriti. Questa mattina i soccorritori hanno trovato il corpo di un bambino tra le macerie del grattacielo. Man mano che le operazioni di soccorso aumentano il numero di vittime, quantomeno di feriti, dovrebbe sicuramente aumentare. Sono oltre 200 gli appartamenti completamente distrutti dai missili russi.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha “condannato” l’attacco russo contro l’edificio residenziale a Dnipro, in Ucraina, dicendo che questo è stato un altro esempio di “sospetta violazione delle leggi di guerra”. La coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite nel paese, Denise Brown, ha chiesto “una indagine effettiva per sospetti di crimini di guerra e il perseguimento dei sospetti”.