Ucraina, Putin: “Soldati russi sono eroi”

Ucraina, Putin: “Soldati russi sono eroi”

Il presidente russo Vladimir Putin incontra la delegazione delle madri dei soldati russi che combattono in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con le madri dei soldati avvertendo di non credere alle fake news su Internet. Definisce gli uomini andati sul fronte come “veri eroi”, intanto Kherson è tornata sotto attacco russo con vittime tra civili e ospedali evacuati. Le centrali ucraine però sono state riallacciate alla rete. Zelensky: “Non ci piegheranno. Le nostre truppe avanzano”.

Vladimir Putin

Con le madri dei soldati

Durante una delegazione avuta con le madri dei soldati russi che combattono in Ucraina, il presidente Putin li ha definiti “eroi”. Esprime inoltre il suo cordoglio per quelle donne che hanno perso i propri figli sul campo di battaglia.“Condividiamo il dolore per coloro che hanno perso un figlio”, ha detto, citato dall’agenzia Ria Novosti

“Per voi che avete i figli nella zona di combattimento la festa della mamma (domani in Russia) è associata con un sentimento di ansia e preoccupazione”, ha detto il presidente russo, spiegando anche che nel 2014 sul Donbass si pensava di poter trovare un accordo, ma la riunificazione invece sarebbe dovuta avvenire prima. “La Russia raggiungerà i suoi obiettivi”.

Nato al fianco dell’Ucraina

I bombardamenti continuano a Kherson provocando nuove vittime tra i civili, ma la Russia accusa la Nato per essere “complice dei crimini del regime di Kiev”. Così dichiara la portavoce del ministro russo degli Esteri, Maria Zakharova, replicando alle affermazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in supporto dell’Ucraina. 

“Non ci sarà pace se vince l’aggressore”, aveva dichiarato Stoltenberg, ribadendo che la Nato continuerà a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Alla ministeriale esteri di Bucarest, il segretario generale chiederà agli alleati di aumentare l’aiuto non letale all’Ucraina, come carburante, materiale medico, equipaggiamento per l’inverno e drone jammers.

Intanto su Novaya Kakhovka, vicino il fiume Dnepr, sono state uccise sei persone filorusse. Quattro sono le vittime nella città e due nel vicino villaggio di Korsunka. Le autorità locali hanno deciso l’evacuazione degli insediamenti fino a 15 chilometri dalla sponda sinistra del fiume, in mano ai russi.