Ucraina-Russia: le clamorose condizioni di pace imposte da Putin

Ucraina-Russia: le clamorose condizioni di pace imposte da Putin

Putin detta le condizioni per la pace in Ucraina: rimozione di Zelensky, stop agli Atacms e dialogo sull’ordine globale.

La guerra tra Russia e Ucraina, che si protrae da quasi 1000 giorni, potrebbe vedere una svolta con l’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti. Il Cremlino, tramite il magnate Konstantin Malofeyev, ha delineato le condizioni per avviare un dialogo diplomatico. Le richieste includono la rimozione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e restrizioni sull’utilizzo dei missili Atacms da parte di Kiev.

Malofeyev, noto per le sue posizioni ultraconservatrici e vicine al Cremlino, ha sottolineato che una vera pace richiede di affrontare non solo la questione ucraina, ma anche l’equilibrio globale. Le sue dichiarazioni includono riferimenti alla necessità di discutere il futuro del Medio Oriente e le relazioni con la Cina. Senza un approccio così ampio, secondo Mosca, qualsiasi proposta rischia di essere respinta.

Vladimir Putin

L’approccio di Trump alla pace

Donald Trump, durante la sua campagna elettorale, ha promesso di porre fine rapidamente al conflitto attraverso una soluzione diplomatica. Il piano include un cessate il fuoco immediato come punto di partenza per i negoziati. Inoltre, il nuovo presidente sembra disposto a ristabilire relazioni con la Russia, ponendo fine all’isolamento internazionale imposto al Cremlino.

Nel quadro delineato, l’Ucraina dovrebbe accettare di rinviare l’ingresso nella NATO per almeno un decennio. Al tempo stesso, non ci sarebbe un riconoscimento ufficiale delle annessioni territoriali effettuate dalla Russia, ma il loro status sarebbe oggetto di futuri colloqui. Tuttavia, Trump si troverà a bilanciare la pressione su Kiev per accettare i negoziati con la necessità di mantenere il sostegno militare all’Ucraina.

I rischi di un fallimento diplomatico

Malofeyev ha avvertito che il mondo è sull’orlo di una guerra nucleare. Se gli Stati Uniti non ritireranno il loro supporto all’Ucraina, Mosca potrebbe considerare l’uso di armi nucleari tattiche. Questo scenario, secondo il Cremlino, servirebbe a imporre una fine drastica al conflitto ma lascerebbe una devastazione irreversibile.

La situazione rimane estremamente delicata. Mentre Trump cerca di entrare nei libri di storia come il presidente che ha riportato la pace, Putin punta a ottenere un accordo globale che rafforzi la posizione della Russia nello scacchiere internazionale. La partita diplomatica che si giocherà nei prossimi mesi sarà cruciale per il futuro non solo dell’Ucraina, ma dell’intero ordine mondiale.