Secondo Kiev, la Russia starebbe preparando una nuova grande offensiva militare per l’inizio del 2023. La fine del conflitto è sempre più lontana.
Molti alti funzionari ucraini ne sono certi: Putin sta preparando una nuova massiccia offensiva all’inizio del prossimo anno. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Reznikov intervistato dal the Guardian in cui ha affermato che queste prove di un nuovo attacco da parte del Cremlino arrivano proprio ora che l’esercito russo è in grado di difendersi dagli attacchi missilistici russi contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina.
Per questo, Reznikov invita gli alleati occidentali a non abbassare la guardia e non allentare il sostegno all’Ucraina. Secondo il ministro di Kiev, Mosca avrebbe intenzione di schierare il resto dei 300mila soldati reclutati con la mobilitazione parziale indetta dal Cremlino nei mesi scorsi. Questi, a differenza di quelli messi sul campo con un minimo di addestramento, si starebbe preparando in modo molto più intensivo e approfondito per future offensive.
I timori dell’Ucraina ma l’Occidente non frena gli aiuti
“La seconda parte della mobilitazione, circa 150mila uomini, ha iniziato i propri corsi di addestramento in diversi campi”, ha detto Reznikov. “I coscritti hanno un minimo di tre mesi per prepararsi. Significa che stanno cercando di iniziare la prossima ondata offensiva probabilmente a febbraio, come l’anno scorso. Questo è il loro piano” è convinto il ministro ucraino. Questi timori, che vengono dati per certi da Kiev, arrivano proprio quando dall’Occidente viene ribadito il sostegno all’Ucraina contro la Russia.
Sia i 27 dell’Ue hanno confermato il loro sostegno di aiuti economici e militari al paese offeso, sia il Senato degli Usa ha approvato una legge che autorizza una spesa per la difesa dai numeri record: 858 miliardi di dollari all’anno. In questi fondi è incluso un pacchetto di 800 milioni in assistenza alla sicurezza aggiuntiva per l’Ucraina. Il piano prevede di pagare l’industria per la produzione di armi e assistenza all’Ucraina invece di attingere dalle scorte di armi statunitensi.
Proprio di recente gli Usa hanno fornito all’Ucraina i missili Patriot che Mosca ha commentato dicendo che porterà a “conseguenze imprevedibili”.