Dopo la visita a Kherson, il presidente ucraino Zelensky di dichiara “pronto per la pace”, ma ad alcune condizioni.
Al 264esimo giorno, Zelensky visita la città di Kherson liberata dai russi. Davanti alle truppe afferma che questo potrebbe essere l’inizio della fine della guerra, ma per andare verso la pace la Russia non può dettare i suoi termini. Liberazione totale e risarcimento per Kiev, ma Mosca non è d’accordo. I negoziati dipenderanno anche da Usa e Europa.
Verso i negoziati
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato per trenta minuti la città di Kherson, dopo il ritiro delle truppe russe. davanti all’edificio dell’amministrazione nella piazza principale, parla alle truppe con orgoglio definendo come la “l’inizio della fine della guerra” la ritirata di Putin. “Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese”.
Ma per Kiev i negoziati sono possibili solo con una liberazione totale dei territori da parte delle truppe russe e un risarcimento per l’Ucraina. Un compromesso, come dichiara Sergei Tsekov, “inaccettabile” per Mosca. Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, afferma: “In altre condizioni, il raggiungimento di una pace sostenibile sarà impossibile”.