Le parole del presidente ucraino Zelensky sulle trattative per trovare un accordo per la pace con la Russia. Le richieste USA e non solo.
Il pressing di Donald Trump sull’Ucraina e su Zelensky per l’accettazione del piano di pace potrebbero aver portato, almeno in parte, dei risultati. Il leader ucraino, infatti, ha parlato a margine di un briefing a Kiev con giornalisti di diverse testate spiegando come gli USA vorrebbero il ritiro delle truppe ucraine dal Donbass, cosa che dovrebbe però comportare un referendum nel Paese prima di un “sì”.

Zelensky: le richieste USA su Donboss e non solo
Gli Stati Uniti stanno spingendo l’Ucraina a ritirare le sue truppe dal Donbass e a creare una “zona economica libera” nelle parti della regione ora controllate da Kiev. A renderlo noto è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A margine di un briefing a Kiev con giornalisti di diverse testate tra cui il Guardian, il leader del Paese ha spiegato che gli USA “non sanno chi governerà questo territorio, che chiamano ‘zona economica libera’ o ‘zona smilitarizzata’” e ha aggiunto che l’Ucraina non ritiene che il piano sia equo senza la garanzia che le truppe russe non prenderanno semplicemente il controllo della zona dopo il ritiro ucraino.
I quesiti nella mente del presidente sono stati poi diversi: “Se le truppe di una parte devono ritirarsi e l’altra parte rimane dove si trova, cosa tratterrà queste altre truppe, i russi? O cosa impedirà loro di travestirsi da civili e di prendere il controllo di questa zona economica libera?”, ha continuato il leader ucraino sottolineando che se compromesso dovrà essere, allora è necessario sia “equo”.
La necessità di un referendum
Il numero uno dell’Ucraina ha anche sottolineato come qualsiasi potenziale compromesso su eventuali cessioni territoriali da parte dell’Ucraina, dovrebbe essere deciso da un voto popolare. In questa ottica Zelensky ha avvisato: “Che sia attraverso elezioni o un referendum, deve esserci una posizione del popolo ucraino”, ha detto il presidente.