Nella periferia del nord di Londra, l’ex Udinese Destiny Udogie è stato minacciato per strada. Le indagini sono ancora in corso.
Udogie, qualche mese fa destinato al ritorno in Serie A, è stato minacciato per strada. L’ex Udinese si trovava in periferia nel nord di Londra, quando all’improvviso è stato intimorito da un altro cittadino dotato di arma da fuoco. Il fatto risale a ormai qualche mese fa, ma solo adesso si scopre che l’identità della vittima corrisponde proprio al laterale di proprietà del Tottenham nonché componente della Nazionale di calcio Italiana. Le autorità sono riuscite a risalire all’autore di questo inspiegabile gesto. Tuttavia, le indagini per ricostruire la vicenda sono ancora in corso.
Udogie minacciato: spavento per l’ex Udinese
Secondo La Gazzetta dello Sport, il giocatore in data 6 settembre si trovava per strada nel nord di Londra, quando all’improvviso è stato minacciato da un passante con una pistola. Dalle indagini preliminari, è emerso che lo stesso uomo aveva replicato questo gesto su un’altra persona di 20 anni.
Così, circa due giorni dopo quel terrificante sabato sera, le autorità sono finalmente riuscite a risalire all’identità del sospettato. Si tratta di un procuratore di 31 anni, la cui identità resterà almeno al momento ignota per questioni di privacy.
L’agente, altro non è che un ex calciatore ritiratosi prematuramente a causa di problemi cardiaci, che detiene anche la procura di altri giovani giocatori della Premier League. Libero su cauzione, l’uomo è attualmente indagato di possesso illecito di arma da fuoco, conseguente ricatto (in questo caso) e guida senza patente. Questa vicenda potrebbe essere riconducibile, secondo il Sun, alla decisione da parte di Udogie di interrompere il suo rapporto lavorativo proprio col suo agente.
Il comunicato del Tottenham
Non è tardato ad arrivare il comunicato del Tottenham, riportato ancora una volta dalla Gazzetta, nel quale si può leggere il club esprimere la massima solidarietà nei confronti del suo tesserato: “Stiamo aiutando Destiny e la sua famiglia dal momento dell’incidente e continueremo a farlo. Visto che l’indagine è ancora in corso, non possiamo commentare oltre“.
