L’Ue contro le restrizioni: devono essere basate su criteri oggettivi

L’Ue contro le restrizioni: devono essere basate su criteri oggettivi

L’Ue contro le restrizioni che ostacolano la libertà di circolazione. Per l’Italia la priorità è proteggere il sistema sanitario.

In occasione del Consiglio europeo del 16 dicembre, i leader Ue hanno affrontato – come prevedibile – anche il tema delle restrizioni, discussione nata sull’onda della decisione del governo italiano di procedere con restrizioni per chi arriva in Italia dall’estero.

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L’Ue contro le restrizioni: devono essere basate su criteri oggettivi

Nelle conclusioni del Consiglio europeo sul Covid si chiede che i Paesi Ue procedano con uno sforzo coordinato. Inoltre si chiede che le restrizioni siano basate su criteri oggettivi. Inoltre le misure restrittive non devono danneggiare il mercato unico e non devono ostacolare la libertà di circolazione tra i Paesi europei. Indicazioni che suonano come un avvertimento all’Italia, che contro la diffusione della variante Omicron ha deciso di procedere con restrizioni per i viaggiatori.

Sempre per quanto riguarda il Covid, i leader Ue concordano sul fatto che si debba insistere sulla campagna di vaccinazione sia per quanto riguarda la somministrazione delle prime dosi che per quanto riguarda la somministrazione delle terze dosi.

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La posizione dell’Italia: misure restrittive per difendere il vantaggio acquisito sul virus

Sulle restrizioni ai viaggiatori l’Italia non è intenzionata ad aprire una trattativa. E in effetti la linea del governo sembra abbastanza chiara. Nel nostro Paese la diffusione della variante Omicron è limitata se non addirittura limitatissima. Questo mentre negli altri Paesi europei i casi giornalieri crescono a ritmo allarmante ogni ventiquattro ore. Il governo italiano vuole quindi proteggere la situazione epidemiologica con misure che hanno lo scopo di limitare la diffusione del virus. Anche in occasione del Consiglio europeo il premier Draghi ha ribadito che le misure assunte dal governo hanno lo scopo di proteggere il sistema sanitario, evitando un aumento dei casi e dei ricoveri.