“Regole chiare e velocità”. Prevista per la prima metà del 2023 la presentazione della proposta legislativa sull’euro digitale.
La Commissione europea vuol presentare una proposta legislativa sull’euro digitale, un’iniziativa che intende adeguarsi alla digitalizzazione continua in cui si muove la società. A commentare con entusiasmo è la presidente della Bce, Lagarde, che sottolinea però l’importanza di dare risposte chiare e precise sul progetto, soprattutto sulla questione della privacy.
Proposta legislativa
L’era digitale sta crescendo a dismisura, e con essa anche le modalità di pagamento. Oltre alla possibilità di optare tra il contante e i pagamenti digitali, nei prossimi anni è in vista una novità annunciata dalla Bce: si tratta dell’euro digitale, una moneta virtuale che non necessiterà delle banche come intermediari esterni.
Durante la conferenza congiunta con la Bce, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha dichiarato: “Le società e le economie europee si stanno rapidamente digitalizzando, dobbiamo abbracciare l’era digitale e anche il nostro sistema monetario deve adattarsi a un futuro digitalizzato”. L’intento della Commissione europea è quello di presentare una proposta legislativa sull’euro digitale entro la prima metà del 2023 per poi avviare i negoziati con il Parlamento europeo e gli Stati membri.
Legarde,
Christine Lagarde commenta con entusiasmo l’iniziativa della Bce, come un progetto che non riguardi solo i pagamenti digitali in sé ma che “influenzerà la società nel suo insieme”. E’ necessario quindi mantenere la fiducia dei cittadini nei servizi di pagamento “perché un sistema di pagamento affidabile, efficiente e sicuro è la base per il funzionamento delle nostre economie”.
Certo, non manca il punto della privacy sui dati degli utenti come elemento fondamentale per l’attuazione dell’euro digitale. “Puntiamo ad alti standard di privacy, ma il pieno anonimato non è una opzione disponibile, perché contraddirebbe altre istanze, come la lotta al riciclaggio o il finanziamento al terrorismo”. spiega Lagarde.