Ue: lo stato italiano deve recuperare l’Ici non pagata dalla Chiesa

Ue: lo stato italiano deve recuperare l’Ici non pagata dalla Chiesa

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea: l’Italia dovrà recuperare i soldi dell’Ici non versati dalla chiesa e dalle associazioni no profit.

I giudici della Corte di Giustizia dell’Unione europea hanno decretato che l’Italia dovrà recuperare i soldi dell’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili) non versati dalla Chiesa e dalle associazioni no profit. Respinto invece il ricorso per il pagamento dell’Imu.

Corte di Giustizia dell’Unione europea all’Italia: recuperare Ici da Chiesa e associazioni no profit

Il caso è stato sottoposto all’attenzione della Corte di Giustizia dell’Unione europea da una scuola di Roma (la scuola elementare Montessori) che ha deciso di fare ricorso contro la sentenza del Tribunale dell’Unione europea che aveva legittimato la decisione di non recupero dell’Ici dagli istituti religiosi e dalle associazioni no profit.

La sentenza della Commissione (2012) e quella del Tribunale dell’Unione europea (2016)

La sentenza della Corte di Giustizia ribalta dunque quella della Commissione, arrivata nel 2012, e quella del Tribunale dell’Unione europea, datata 2016. In entrambi i casi si era giunti alla conclusione che recuperare i soldi sarebbe stato impossibile a causa di difficoltà organizzative. I giudici della Corte di Giustizia dell’Unione europea hanno liquidato la questione affermando che le suddette difficoltà sarebbero problemi interni all’Italia che lo stato è chiamato a risolvere.

Esenzione dal pagamento dell’Ici comporta concorrenza sleale

La Corte di Giustizia ha sottolineato come l’esenzione dal pagamento dell’Ici potrebbe condizionare il mercato come accaduto nel caso della scuola Montessori, situata in prossimità di istituti esentati dal pagamento e quindi agevolati da un regime di concorrenza sleale.