Ue, Pierre Moscovici sul governo italiano: "Sono soddisfatto, rispettiamo il voto"
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Ue, Pierre Moscovici: “Sono soddisfatto del governo italiano, bisogna rispettare le democrazie”

Uniione Europea immigrazione

Il commissario Ue agli affari economici Moscovici ha commentato il nuovo governo italiano: “Mi auguro di lavorare presto con Tria“.

La bufera post elettorale si è placata, l’Italia dopo tanto attendere ha il suo governo, tra il malumore di alcuni e la gioia di altri. Intervenuto a ‘1/2 ora in più’, il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha commentato la svolta governativa italiana, placando i toni rispetto alle scorse settimane.

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Queste le sue parole, riportate dall’Ansa: “L’Italia ha un governo che ha la maggioranza, sono soddisfatto e mi auguro di lavorare presto con Tria. Bisogna rispettare le democrazie, le decisioni non si prendono sui mercati o a Bruxelles“.

Ue, Moscovici: “L’Europa è lavoro comune, non speculazione

Moscovici ha quindi proseguito: “Non sta alla Commissione Ue scegliere i governi, noi collaboriamo con i governi nazionali, qualunque siano. La bussola è lavorare sui fatti, non speculo sulla democrazia. Nessuna speculazione ma lavoro, lavoro comune. Questa è l’Europa. Quello che riguarda l’Italia riguarda anche noi, collaboriamo. Io non faccio speculazioni“.

Il commissario ha quindi aggiunto: “Ci pronunceremo sui fatti: progetti di legge, riforme, manovre finanziarie e il bilancio. La filosofia è: abbiamo un quadro comune, regole comuni ma all’interno delle comunità c’è totale libertà. Il governo farà le scelte politiche che deve fare. Roma decide la politica italiana. Le regole comuni non sono di punizione o sottomissione ma di dialogo. Per questo dialogheremo“.

Moscovici e il governo italiano

Il tema del dialogo è forte nella dialettica di Moscovici: “Il dialogo può essere vigoroso, ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al governo italiano. Non anticipiamo, non speculiamo, siamo rispettosi delle divergenze e tutto quello che è stato detto sull’Italia che è sospettoso non è benvenuto“.

Infine un inevitabile passaggio sui migranti: “Per i fenomeni migratori serve una risposta europea. Dobbiamo avere un atteggiamento ‘protettivo’ e dare risposte umane. Non siamo allo scontro, ma le risposte nazionali non esistono“.

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ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2018 16:52

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