Ue, price cap temporaneo al prezzo del gas russo

Ue, price cap temporaneo al prezzo del gas russo

Un nuovo pacchetto di misure che presenta l’introduzione di un price cap: ma l’Europa è davvero tutta d’accordo?

La Commissione europea punta a introdurre il price cap, ovvero un tetto flessibile e temporaneo al prezzo del metano russo in contrasto con i prezzi energetici che appaiono ormai volatili. Al vaglio anche la creazione di un indice alternativo al Ttf di Amsterdam. Il nuovo pacchetto di misure contro il caro energia sarà presentato domani da Bruxelles dalla Von der Leyen, ma l’Europa non è completamente d’accordo.

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Nonostante il presidente Putin minaccia uno stop al gas in caso di un price cap, l’Unione europea sembra ipotizzare invece un tetto al prezzo del gas russo, temporaneo e dinamico, per “evitare un’eccessiva volatilità dei prezzi e prevenire picchi estremi sul mercato dei derivati energetici”. Lo annuncerà domani Ursula Von Der Leyen, sulla base della bozza del nuovo pacchetto di misure contro il caro energia. Su Twitter, la presidente della Commissione Ue scrive: “Passi avanti nell’attuazione della tabella di marcia per affrontare i prezzi elevati dell’energia”.

Le nuove misure

Tra le le misure ipotizzate c’è quella di sviluppare un nuovo indice di prezzo complementare per il gas naturale liquefatto che sia alternativo rispetto al Ttf di Amsterdam. L’Agenzia Ue per la cooperazione tra i regolatori energetici (Acer), si occuperà di raccogliere le informazioni necessarie alla creazione del nuovo benchmark entro al fine del 2022. “L’indice dovrebbe essere disponibile in tempo per la prossima stagione di riempimento degli stoccaggi all’inizio del 2023”, rivela il documento.

L’Europa e il dissenso

I 27 ministri dell’Energia europei che si sono riuniti a Praga la scorsa settimana però sono in disaccordo con quanto proposto. Si avverte una profonda divisione rispetto alla scelta di “applicare un tetto massimo o un corridoio al prezzo del gas sul mercato all’ingrosso”.

Dal documento prodotto dai ministri, emerge che “tale misura sia possibile ed economicamente efficiente o se possa portare a razionamento, arbitraggio o sussidi”. Il testo chiede di studiare l’opzione di modificare i riferimenti all’indice Ttf nei contratti pertinenti attraverso una misura legale e/o regolamentare dell’Ue sottolieando quanto “le opinioni siano differenti”.

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