Stop alla vendita di auto a benzina o diesel: è ufficiale. Ecco cosa succede ora

Stop alla vendita di auto a benzina o diesel: è ufficiale. Ecco cosa succede ora

Bruxelles conferma lo stop alle auto con motore a combustione, ma ci sono delle clausole ottenute grazie alle pressioni delle aziende.

Nonostante il “no” di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, il Parlamento europeo ha approvato definitivamente il testo che vieta la vendita di auto con motori a combustione dal 2035. Il consenso di Pd, dei liberali, dei verdi e una parte dei moderati del Ppe, ha determinato la scelta ormai decisiva.

Bollo auto, scadenza

La decisione dell’Europa

Lo scopo è quello di azzerare le emissioni di auto nuove e furgoni all’interno dell’Ue, quindi niente più veicoli a benzina e diesel dal 2035. In sostituzione, in vendita ci saranno le auto elettriche che dimezzeranno notevolmente le emissioni inquinanti, come prevede il pacchetto “Fit for 55”.

Ma già dal 2030 verranno ridotte le emissioni, attraverso una nuova metodologia per la valutazione delle emissioni di Co2 durante l’intero ciclo di vita di un veicolo. Saranno anche vietati gli incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche.

Le clausole del testo

Polemiche da parte delle imprese e associazioni di auto che avevano ribadito il contributo che i combustibili sostenibili e rinnovabili possono dare alla decarbonizzazione dei trasporti. Secondo loro, l’uso di biocarburanti potrebbe sia salvare la tecnologia dei motori a combustione che abbattere le emissioni.

Sebbene il Parlamento sia andato avanti con la propria scelta, le richieste delle associazioni sono riuscite ad ottenere delle clausole inserite all’interno del testo. Prima di tutto vengono salvate le cosiddette supercar, ovvero i veicoli di lusso di cui ne vengono prodotte poche migliaia di esemplari ogni anno: a chi produce da 1.000 a 10mila auto nuove all’anno verrà applicata una deroga alle norme sulle emissioni.

Si prevede poi un “freno d’emergenza” in caso di malfunzionamento del mercato auto e di eventuali ricadute sociali. In poche parole, dal 2026, se dovessero esserci problemi “pratici” o “sociali”, Bruxelles potrebbe decidere di rinviare lo stop al motore a combustione, almeno per quelli ibridi o che utilizzano i cosiddetti e-fuel, o biocarburanti.