L’Ue rivede al ribasso le previsioni del Pil dell’Italia

L’Ue rivede al ribasso le previsioni del Pil dell’Italia

Presentate le nuove stime dell’Ue: Bruxelles rivede al ribasso le previsioni del Pil dell’Italia per quanto riguarda il 2022.

Prima battuta d’arresto per l’Italia: l’Ue rivede al ribasso le previsioni del Pil per il 2022. Nelle stime invernali si prevede un +4,1% a fronte del 4,3% stimato lo scorso mese di novembre.

Covid ed energia, l’Ue rivede al ribasso le stime del Pil dell’Italia

La revisione al ribasso è legata alla crisi dell’energia, con un’interruzione delle forniture e un considerevole aumento dei prezzi. Questo contesto, secondo le previsioni di Bruxelles, avrà effetti sulla crescita reale almeno per quanto il breve periodo.

Le previsioni di breve termine sono oscurate dalla prolungata interruzione di forniture e dal brusco aumento dei prezzi dell’energia. Si prevede che l’erosione del potere di acquisto e l’attenuazione della fiducia dei consumatori scalfiscano la crescita reale nel breve periodo. Ci si aspetta che l’attività economica riguadagni slancio nel secondo trimestre e continui ad espandersi nella seconda parte dell’anno“, si legge nelle stime dell’Ue.

Influisce negativamente, inoltre, la nuova ondata di contagi che ha interessato l’Italia e l’Europa nelle ultime settimane. La minaccia del Covid ha avuto effetti sull’economia che non erano prevedibili a novembre.

Sul quadro economico pesano anche le crescenti tensioni nell’Europa dell’Est, in particolare i venti di guerra che soffiano forti sull’Ucraina.

Euro risparmi

Le previsioni per il 2023

Per quanto riguarda il 2023, l’Ue stima un incoraggiante +2,3%, indice del fatto che, stando alle previsioni, l’Italia dovrebbe riuscire a consolidare il suo percorso di crescita anche a lungo termine.

L’analisi del Commissario Gentiloni

Presentando le stime dell’Ue, Paolo Gentiloni ha sottolineato gli effetti dell’inflazione. Per quanto riguarda la crisi energetica, Bruxelles stima che i costi dell’energia resteranno alti ancora a lungo con ripercussioni su diverse categorie di beni e servizi. La crescita è inoltre frenata dal clima di incertezza che rallenta gli investimenti e i mercati. Nonostante ciò, la previsione è che a livello europeo l’economia tornerà a correre in tempi brevi.