Ue, stop alla vendita e all’affitto delle case che consumano troppa energia. Trema il mercato immobiliare

Ue, stop alla vendita e all’affitto delle case che consumano troppa energia. Trema il mercato immobiliare

La direttiva Ue che preannuncia un terremoto nel settore immobiliare: stop alla vendita e all’affitto delle case che consumano troppa energia.

Stop alla vendita e all’affitto di case e immobili che non rispettano i parametri della Commissione europea per quanto riguarda l’impatto ambientale, ossia le case che consumano troppa energia. In poche parole, la proposta dell’Unione europea prevede che le case che consumano troppo non potranno essere vendute o affittate.

Ue, stop alla vendita e all’affitto delle case che consumano troppa energia

La bozza della proposta dell’Ue è stata anticipata da il Messaggero e ha fatto in poco tempo il giro della rete mettendo in allarme il settore immobiliare. Evidentemente una scelta di questo tipo avrebbe un contraccolpo pericoloso sul mercato immobiliare.

La strategia europea è ambiziosa e prevede che entro il 2050 tutti gli edifici siano ad emissioni zero. E dal 2027 inizia la stretta sul mattone inquinante.

Nello specifico, la proposta è quella di portare, dal 2027, tutti gli edifici pubblici almeno alla classe energetica F. Di fatto si procede con la cancellazione della classe G. Tutti quelli di una classe energetica inferiore devono essere adeguati. Altrimenti non potranno essere né affittati né venduti. Secondo la bozza della proposta circolata ad inizio dicembre. Dal 2030 gli edifici dovranno essere portati alla classe energetica E.

Per quanto riguarda le case, o meglio gli edifici residenziali, le case dovranno essere portate alla classe F entro il 2030 e alle classe E dal 2033. Quelli che non saranno adeguati nei tempi stabiliti saranno messi fuori mercato. La bozza della direttiva prevede ovviamente delle eccezioni, come ad esempio gli edifici storici (ma non solo).

chiavi casa

Una missione impossibile

La sfida, assicurano gli esperti del settore, è sostanzialmente impossibile da portare a termine con successo. Il rischio più concreto è quello di un tracollo del mercato immobiliare nei prossimi anni. Si tratta infatti di mettere in regola una quantità indefinita di edifici che hanno una classe energetica particolarmente bassa.

Confedilizia, “L’obbligatorietà della riqualificazione energetica è inaccettabile e costosa”

L’obbligatorietà della riqualificazione energetica, oltre ad essere inaccettabile e costosa, è accompagnata da ulteriori, assurde, previsioni normative. Gli edifici privi dei requisiti minimi richiesti dalla Direttiva verranno espunti dal mercato delle locazioni e delle compravendite“, protesta Confedilizia ai microfoni de il Messaggero.

La transizione energetica

La proposta dell’Unione europea si pone evidentemente nella strategia che dovrebbe abbattere le emissioni. Parliamo della grande transizione energetica che sta interessando tutti i settori, dai motori… agli immobili.

Argomenti