L’Ue teme la crisi del governo Draghi

L’Ue teme la crisi del governo Draghi

La crisi paventata dai 5 stelle ogni appuntamento importante del governo spaventa l’Unione europea.

Il premier Draghi gode di ottima reputazione in Europa per il suo passato a capo della Bce e quindi ha dato molta credibilità all’Italia in questo periodo molto difficile. Di fatto, Bruxelles fa molto affidamento sul presidente del Consiglio italiano avendo già la Francia in bilico e la Germania che non è più quella della cancelliera Merkel. Ma questa crisi della maggioranza e le instabilità della politica interna non fanno dormire sogni tranquilli all’Unione europea.

Nei Palazzi dell’Ue infatti si teme seriamente una caduta del governo, forse più di quanto si tema in Italia stesso. L’ultima cosa di cui ha bisogno in questo momento l’Europa è perdere una figura come Draghi ma il timore sta anche nel Pnrr. La stabilità politica insieme alle riforme è uno dei requisiti per ricevere l’ingente somma dei fondi del Pnrr.

Mario Draghi

Bruxelles sostiene Draghi più di Roma

L’Italia deve ricevere altri 24 miliardi di euro a cui ha avuto il semaforo verde dopo aver raggiunto nel semestre tutti gli oltre 40 punti necessari per sbloccare la tranche. Ma non è finita, c’è ancora il semestre luglio-dicembre ed è ancora più difficile perché durante questo periodo la politica italiana deve mettere in atto le opere concrete. Un impegno molto serio e delicato in cui però i partiti saranno in campagna elettorale per le prossime politiche – anticipate se cadrà il governo.

Inoltre, l’Ue non crede che l’Italia sia capace di gestire tutto ciò senza Draghi. “Come pensate che si possa risolver positivamente se fate a meno della persona che ha rappresentato la garanzia da prestare all’Ue per i soldi del Recovery” chiedono dai palazzi europei. La maggior parte di questi progetti sarà messa in atto da comuni e regioni, a livello territoriale e senza le spalle forti del governo Draghi non tutti saranno in grado di mettere in campo le giuste soluzioni.

Repubblica riporta un episodio di ieri in cui un eurodeputato tedesco del Ppe ha chiesto ad un collega italiano meravigliato: “Davvero state litigando su Draghi? In questa situazione? Proprio ora che non sappiamo cosa accadrà con la guerra e con il gas?” Incredulo il tedesco come tutti gli altri esponenti europei. Sembra che a sostenere Draghi sia più l’Europa che l’Italia stessa.