Il giorno dopo la rescissione con lo United, Ibrahimovic è già un giocatore dei Galaxy: “Sono qui per aiutare il club a crescere“.
Zlatan Ibrahimovic sbarca a Los Angeles. Giocherà in Mls, con gli LA Galaxy, lo stesso club in cui alcuni anni fa sbarcò David Beckham, aprendo di fatto il calcio americano ai big (attempati) d’Europa.
Un trasferimento solo sfiorato la scorsa estate, rinviato di pochi mesi. Si è dovuto attendere il raffreddarsi dei rapporti tra Ibra e Mou per definire il momento opportuno per Zlatan per cambiare nuovamente aria.
E a Los Angeles è subito Ibra-mania. “Lui è difficile da ignorare“, il titolo apparso quest’oggi sul Los Angeles Times. Per presentarsi, lo svedese ha fin da subito acquistato una pagina sul quotidiano, con una scritta che mette in mostra il suo leggendario ego: “Cara Los Angeles, prego“.
Zlatan Ibrahimovic agli LA Galaxy
L’arrivo di Zlatan in Mls è un vero terremoto mediatico in una lega poco abituata all’attenzione di tutta la nazione. Su Twitter il club losangelino ha dato il benvenuto a Ibra con un video in cui il calciatore è paragonato a un leone, con un hashtag dedicato: #zLAtan.
Ibrahimovic si presenta ai Galaxy: “Non si vince per fortuna, ma grazie a me“
Lo svedese ha quindi proseguito: “Ho tante aspettative: mi metto addosso tanta pressione, chiedo molto a me stesso, perché penso di avere tanto da dare e da aggiungere per via della mia esperienza. Spero che vada come voglio e che possiamo tutti condividere la gioia di vincere. Mi sento bene, mi sto allenando molto. Certo, non gioco da un po’ e giocare in questo momento è quello che mi manca di più. Più gioco, meglio sto, quindi sono contento e non vedo l’ora di tornare in campo“.
L’obiettivo dell’avventura americana di Zlatan è sempre lo stesso: “Voglio ottenere il massimo possibile, anche perché ho vinto ovunque sono stato. Arrivo con questo obiettivo: vengo per vincere, voglio vincere. Penso che sia nel mio dna vincere trofei: non capita per fortuna, succede grazie a me. Sono pronto per la prossima sfida: posto diverso, stesso Zlatan“.