Piaccia o meno il modo di manifestare dei giovani ambientalisti, non è con l’ennesima norma penale che si affronta il problema
Tre anni di carcere per chi imbratta i monumenti. È l’ultima mossa del Governo Meloni, chiaramente diretta a stroncare il fenomeno delle proteste dei giovani ambientalisti, che vedono Ultima Generazione in prima linea. Certo, non a tutti piace lo stile eclatante scelto da questi ragazzi per lanciare l’allarme sul clima impazzito.
C’è persino chi sostiene che queste manifestazioni finiscano con l’indispettire anche chi è sinceramente interessato all’ecologia.
Questo, però, non basta a giustificare la scarsa lungimiranza di un governo che pensa a mettere in carcere gli ambientalisti e non dà nessuna risposta sull’ambiente. Il provvedimento fa il paio con quello analogo sui disturbi alimentari. Va in carcere anche chi “determina o rafforza l’altrui proposto” di adottare un comportamento patologico.
Solo la pena è più lieve: un anno. Ora, a parte l’imbarazzo del povero giudice costretto a verificare il nesso causale tra l’influenza di A e la malattia di B, è fin troppo evidente che per contrastare questi fenomeni così delicati non si può puntare sulla repressione, bensì sull’educazione e la prevenzione.
È sempre così, quando arriva un nuovo governo. La fregola di lasciare un segno e dimostrare che il vento è cambiato porta a gesti poco meditati. Se poi i nuovi potenti solo coloro che per tutto il dopoguerra hanno dovuto tenere il profilo basso, allora la smania di legiferare raggiunge livelli incontenibili.
Ed è così che la nuova maggioranza non ha fatto tempo ad accomodarsi in poltrona che già era pronto il ddl rave (grande urgenza del Paese!), la riproposizione della proposta per dare personalità giuridica al feto (e quindi rendere omicidio l’aborto, in ogni caso) e altre perle del genere, fino alla guerra contro le parole straniere e gli ambientalisti agitati.
La mancanza di esperienza di governo è un problema, come in qualsiasi lavoro. Chi conosce il diritto sa che uno dei principali problemi italiani è proprio l’eccesso di norme: il protagonismo del legislatore di turno non fa altro che ingolfare i tribunali, rendendo difficile perseguire i veri criminali.
Figuriamoci i ragazzi di Ultima Generazione, che magari talvolta esagerano, ma che almeno sono in buona e soprattutto ottengono l’obiettivo desiderato: fare parlare di loro e di un pianeta che rischia di morire.