Gaza, ultimatum di Usa e Israele a Hamas: la data limite
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ultimatum di Usa e Israele a Hamas: ecco quando ricomincia la guerra

Benjamin Netanyahu

Gli Stati Uniti e Israele lanciano un ultimatum a Hamas per la liberazione degli ostaggi, minacciando la fine della tregua.

Negli ultimi giorni, la situazione nella Striscia di Gaza è diventata sempre più critica, le trattative per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, iniziate nel gennaio 2025, sembravano aver portato a una temporanea riduzione delle ostilità. Tuttavia, recenti sviluppi hanno messo in discussione la stabilità di questa tregua.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu

Reazioni internazionali e dichiarazioni politiche

Hamas ha annunciato il rinvio del rilascio di alcuni ostaggi israeliani, previsto per sabato, accusando Israele di violare gli accordi stabiliti. In risposta, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato all’esercito di prepararsi a “tutti gli scenari possibili”, indicando una possibile ripresa delle operazioni militari nella regione.

A livello internazionale, le reazioni non si sono fatte attendere. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso una posizione ferma, affermando che, se tutti gli ostaggi non saranno liberati entro le 12 di sabato, l’accordo di tregua dovrebbe essere annullato e si dovrebbe “scatenare l’inferno” contro Hamas. Queste dichiarazioni hanno suscitato diverse reazioni, con alcuni membri del governo israeliano che hanno espresso sostegno alla posizione di Trump, mentre altri hanno suggerito un approccio più cauto, lasciando aperta la possibilità di proseguire con l’attuale accordo se Hamas rispetterà gli impegni presi.

La sfida della ricostruzione di Gaza

Mentre le tensioni politiche e militari continuano, emergono anche le preoccupazioni per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, i requisiti di finanziamento per il recupero e la ricostruzione di Gaza sono stimati in 53,1 miliardi di dollari, con circa 20,5 miliardi necessari nei primi tre anni. Queste cifre evidenziano l’enorme sfida che la comunità internazionale dovrà affrontare per garantire una ripresa sostenibile dell’area.

Alla luce di questi sviluppi, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che, se Hamas non restituirà gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno. La tregua terminerà e l’esercito israeliano riprenderà le operazioni militari fino alla sconfitta definitiva di Hamas. Questa posizione mette ulteriore pressione sul gruppo palestinese, che ora si trova di fronte a un ultimatum che potrebbe determinare il futuro immediato della regione.

In questo contesto, la comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi. Consapevole che le decisioni dei prossimi giorni avranno un impatto significativo sulla stabilità e sulla pace nel Medio Oriente.

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ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025 18:40

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