Matteo Bassetti condivide su X le gravi minacce ricevute, denunciando l’odio dei no-vax e rendendo noti i responsabili.
Negli ultimi anni, l’odio online rivolto ai professionisti della salute è diventato un fenomeno preoccupante, ne sa qualcosa il professore Matteo Bassetti. In particolare, durante e dopo la pandemia di COVID-19, molti medici sono stati bersaglio di insulti e minacce da parte di gruppi no-vax. Questi attacchi non solo mettono a rischio la sicurezza personale dei medici, ma minano anche la fiducia nel sistema sanitario.
L’antivaccinismo, alimentato da disinformazione e teorie complottiste, ha trovato terreno fertile sui social media. Piattaforme come X (ex Twitter) sono diventate veicoli per la diffusione di messaggi d’odio, spesso anonimi, che colpiscono chi si espone pubblicamente a favore della scienza e della salute pubblica.

Un bersaglio costante dei no-vax
Tra i medici più esposti a queste aggressioni c’è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Fin dall’inizio della pandemia, Bassetti è stato in prima linea nella comunicazione scientifica, sostenendo l’importanza dei vaccini e delle misure preventive. Questa visibilità lo ha reso uno dei principali bersagli dei gruppi no-vax.
Le minacce ricevute da Bassetti non si sono limitate a insulti generici. In passato, ha denunciato messaggi in cui si auspicava una “pallottola in fronte” per lui. In un altro caso, un individuo lo ha inseguito per strada, urlandogli minacce e accusandolo di voler “uccidere tutti con questi vaccini” . Questi episodi hanno portato a condanne legali per alcuni dei responsabili. Come riportato da virgilio.it
La denuncia pubblica di Bassetti: un gesto di coraggio
Il 2 maggio 2025, Bassetti ha deciso di rendere pubblica una delle minacce più gravi ricevute. Su X, ha condiviso il messaggio di un utente che gli augurava “una morte lenta e dolorosa” estesa anche alla sua famiglia, aggiungendo: “Ho pregato anche oggi nel giorno di Pasqua con tutto il cuore. Ciao feccia umana”. Nel post, Bassetti ha scritto: “Ecco il livello dei no-vax italiani. Con nome e cognome così potete conoscerli” .
Questo gesto ha suscitato un ampio dibattito sull’odio online e sulla necessità di proteggere chi si espone per il bene pubblico. Molti colleghi e cittadini hanno espresso solidarietà a Bassetti, sottolineando l’importanza di contrastare la violenza verbale e le minacce nei confronti dei professionisti della salute.
La denuncia pubblica di Bassetti rappresenta un atto di coraggio e un invito a non restare indifferenti di fronte all’odio. È fondamentale che le istituzioni e la società civile si uniscano per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti, soprattutto per coloro che dedicano la loro vita alla tutela della salute pubblica.