Una nuova stretta contro i diritti civili nell’Ungheria di Orbàn. La nuova legge contro le coppie omosessuali.
La nuova legge in Ungheria emanata dal governo repressivo di Viktor Orbàn consente di denunciare in forma anonima le coppie omosessuali accusate di violare la Costituzione magiara. L’Ue si è subito scagliata contro questa legge. Per paradosso attua una direttiva del 2019 a tutela dei whistleblower, chi informa su reati e comportamenti a danno dell’interesse pubblico.
L’Ungheria ha applicato questa norma Ue per “segnalare attività contrarie allo stile di vita ungherese e alla Costituzione, comprese le attività che violano il ‘ruolo costituzionalmente riconosciuto del matrimonio e della famiglia'”. La denuncia arriva alla Commissione europea da parte dei gruppi Ppe, S&D, Renew Europe, Verdi e Sinistra. “Riteniamo che queste disposizioni, una volta attuate, rappresentino una seria minaccia per i diritti delle persone Lgbtiq e per la libertà di espressione“, si legge nella lettera.
Il governo di Orbàn contro i diritti civili
Questi gruppi politici europei sono “particolarmente preoccupati” per un altro progetto di legge “che limiterebbe drasticamente i diritti fondamentali degli insegnanti, la loro libertà di espressione, ridurrebbe eccessivamente la loro autonomia professionale e i loro diritti sul lavoro, compreso il diritto di sciopero”. L’Ungheria vuole monitorare i dispositivi degli insegnanti e questo, secondo i politici europei, andrebbe a danneggiare il diritto all’istruzione.
Renew Europe propone di non concedere più finanziamenti Ue all’Ungheria di Orbàn finché non sarà ripristinato lo Stato di diritto.
A detta del presidente del gruppo Renew Europe, Stephane Sejourné, “non si devono più concedere finanziamenti Ue” al governo di Viktor Orban “finché non sarà ripristinato lo Stato di diritto”. Il tema dei fondi Ue è già al centro dello scontro tra Budapest e Bruxelles, come dimostrato dalla sospensione dei 6,3 miliardi di euro di fondi Ue attesi dall’Ungheria ai quali si sommano i 5,8 miliardi del Pnrr di Budapest ancora congelati dalla Commissione europea.