Unghia in una porcilaia a Vicenza, potrebbe risolvere un caso di omicidio
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Unghia in una porcilaia a Vicenza riapre un caso di 20 anni fa

Carabinieri

Il ritrovamento dell’unghia nella porcilaia di Valerio Sperotto, allevatore di Vicenza, potrebbe risolvere il caso della moglie sparita 20 anni fa e inchiodarlo per omicidio.

VELO D’ASTICO (VICENZA) – L’unghia di un’alluce è stata trovata in una porcilaia a Vicenza. Un’unghia collegata ad un caso di 20 anni fa, quello della sparizione di Virginia Mihai. La donna era la seconda moglie di Valerio Sperotto, allevatore di maiali di Velo d’Astico nella cui porcilaia è stata trovata l’unghia.

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La moglie di Sperotto, la seconda moglie, era sparita nel 1999. L’unghia è stata trovata nella sua porcilaia in provincia di Vicenza nel 2017, ma solo a giugno 2019 una perizia dei Ris sul Dna dell’unghia ne ha confermato l’appartenenza.

Il ritrovamento dell’unghia nella porciliaia di Vicenza: risolverà due omicidi?

Il ritrovamento dell’unghia potrebbe non fare luce solo sulla scomparsa di Virginia Mihai, ma anche sulla prima moglie dell’uomo, sparita nel 1988. La donna si chiamava Elena Zecchinato e già all’epoca, nell’88, così come nel ’99, l’uomo era stato accusato di omicidio e occultamento di cadavere.

Le accuse ai danni dell’uomo sono sempre cadute perchè non sono mai state trovate prove a suo carico. E ora sappiamo perchè.

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L’unghia ritrovata nella porcilaia del fattore in provincia di Vicenza suggerisce una sola cosa: molto probabilmente l’uomo ha dato entrambe le mogli in pasto ai suoi maiali. Ipotesi rafforzata dal fatto che Speroto, dopo la scomparsa della seconda moglie, aveva rapidamente venduto i maiali.

L’uomo ha anche sempre affermato che entrambe le mogli fossero andate via volontariamente e che il tutto fosse una congiura contro di lui. A riprova, il fatto che l’auto della seconda moglie fu ritrovata in piena Vicenza pochi giorni dopo la scomparsa. Ma l’auto a Vicenza ha fatto solo sospettare agli investigatori la presenza di un complice.

La riapertura del caso nel 2017

Il caso della scomparsa della seconda moglie era stato già riaperto dal pm Hans Roderich Blattner non appena ritrovata l’unghia nel 2017. Il frammento era stato ritrovato dagli archeologi forensi che stavano scavando in una zona dove l’uomo allevava i maiali.

Ma perchè nel 2017 erano riprese le ricerche in quella zona? Le forze dell’ordine si erano rimesse all’opera, alla ricerca di qualche prova, dopo la segnalazione di un costruttore di nome Bortolo Miotti.

L’uomo aveva denunciato ai Carabinieri di aver visto, nel terreno dell’allevatore, uno scheletro, un teschio e altre ossa. La prima ricerca dei carabinieri era stata un buco nell’acqua, ma i Carabinieri hanno comunque deciso di fare ricerche più approfondite.

Ricerche che hanno portato i Carabinieri a controllare nelle zone della porcilaia abbandonata. Fortunatamente. Dopo la conferma del Dna dell’unghia, i Carabinieri sono andati di nuovo sul posto per controllare ogni mq del posto.

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ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2019 19:48

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