UniCredit lancia un’offerta pubblica di scambio su Banco BPM: ecco cosa cambia nel panorama bancario europeo

UniCredit lancia un’offerta pubblica di scambio su Banco BPM: ecco cosa cambia nel panorama bancario europeo

UniCredit avvia un’offerta pubblica di scambio volontaria su Banco BPM, con l’obiettivo di creare la terza banca europea.

UniCredit ha lanciato un’importante offerta pubblica di scambio (Ops) sulla totalità delle azioni di Banco BPM, mossa che potrebbe ridefinire il panorama bancario europeo. L’operazione, annunciata il 25 novembre, punta a creare un gruppo ancora più forte e competitivo, consolidando la presenza di UniCredit nel mercato italiano ed europeo.

Unicredit Milano

L’offerta pubblica di scambio di UniCredit su Banco BPM

Il controvalore complessivo dell’offerta ammonta a 10,08 miliardi di euro, con un corrispettivo di 6,657 euro per azione di Banco BPM, calcolato sulla base del prezzo delle azioni UniCredit pari a 38,041 euro nell’ultima seduta di mercato. La proposta è ora al vaglio di Consob, con l’iter che prevede l’approvazione dell’aumento di capitale e il via libera definitivo entro il primo trimestre del 2025.

Questa fusione permetterebbe di creare il terzo gruppo bancario europeo per capitalizzazione di mercato, posizionando UniCredit come un attore chiave nello sviluppo economico del continente.

Andrea Orcel, CEO di UniCredit, ha dichiarato: “L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida.” Come riportato da ansa.it

Banco BPM e il futuro delle banche europee

L’aggregazione con Banco BPM rafforzerebbe la posizione di UniCredit in Italia, ma le implicazioni vanno oltre i confini nazionali. L’operazione è considerata indipendente dall’investimento in Commerzbank, banca tedesca in cui UniCredit detiene una partecipazione significativa. Tuttavia, gli analisti di Deutsche Bank hanno espresso dubbi sulla sostenibilità di entrambe le operazioni, evidenziando i costi di integrazione stimati in 2 miliardi di euro e il potenziale impatto negativo sul CET1 di UniCredit.

Il mercato ha reagito in modo contrastante: il titolo Banco BPM è salito del 5%, mentre quello di UniCredit ha perso il 2,4%. Questo riflette sia le aspettative di consolidamento che i rischi legati a un’operazione di tale portata.

Orcel ha anche specificato: “Non abbiamo ambizioni su Mps.” Questa dichiarazione mira a chiarire che l’interesse di UniCredit è rivolto esclusivamente a Banco BPM, escludendo ulteriori operazioni al momento.

L’offerta pubblica di scambio di UniCredit su Banco BPM rappresenta una mossa strategica per rafforzare il settore bancario europeo, creando un gruppo capace di competere con i giganti globali. Nonostante le sfide, questa operazione potrebbe segnare un punto di svolta per il mercato finanziario europeo.