Unimog: l'off-road universale griffato Mercedes-Benz
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Direttore: Alessandro Plateroti

Unimog: l’off-road universale griffato Mercedes

Unimog

Lanciato sul mercato nel 2003, l’ultima generazione dell’Unimog Mercedes rappresenta un riferimento per il segmento dei veicoli heavy duty.

Unimog‘ è un acronimo derivante dall’espressione tedesca “UNIversal-MOtor-Gerät” ossia ‘veicolo universale a motore’. Il termine indica una serie di veicoli fuoristrada prodotti dalla Daimler a partire dal 1948 ed impiegati, in origine, in alcune attività agricole. Oggi, l’Unimog fuoristrada fa parte della gamma offroad della Mercedes-Benz, uno dei marchi che opera sotto l’egida del Gruppo Daimler. La generazione più recente del modello è stata lanciata sul mercato nel 2003.

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Scheda tecnica Unimog

Il fuoristrada Mercedes Unimog è lungo 6 metri, largo 2.48 metri e alto 2.97 metri, con un interasse che misura 3.85 metri. L’ossatura del veicolo è costituito da un telaio con curvatura centrale e traverse tubolari saldate; come si legge sul sito ufficiale della Casa tedesca, “la capacità torsionale di questa soluzione, in combinazione con la tecnica dei tubi di spinta e al sistema di supporto a 3 punti di motore, cambio, cabina di guida e sovrastrutture, consente una torsione diagonale fino a 600 mm“.

In aggiunta, la curvatura centrale imposta al telaio consente di abbassare il baricentro dell’intero veicolo (concorrono, a questo scopo, anche i tipici assi a portale) dell’Unimog; il differenziale è montato in maniera asimmetrica, così da consentire al veicolo di superare gli ostacoli con maggiore facilità.

Una delle caratteristiche tecniche peculiari dell’Unimog è la presenza dei cosiddetti ‘assi a portale’: il sistema prevede il rinvio ruota rinforzato che aumenta l’altezza libera da terra del veicolo, rendendolo idoneo ad una vasta gamma di utilizzi, anche su strade sterrate.

Le motorizzazioni dell’Unimog

L’Unimog fuoristrada è sospinto da un motore diesel a quattro cilindri in linea da 5.1 litri (5.132 cc di cilindrata); il propulsore è capace di sviluppare un coppia motrice pari a 900 Nm (ad un regime di 1.400 giri al minuto) e una potenza massima di 231 CV (299 CV nella versione U 5030); con entrambe le tarature, il veicolo è in grado di raggiungere una velocità massima parti ad 89 km/h. Il buon rendimento del motore è favorito dalla tecnologia a quattro valvole e dall’iniezione common rail; grazie alla presenza del catalizzatore SCR nella scatola di post-trattamento dei gas di scarico, le emissioni inquinanti vengono sensibilmente ridotte.

Per quanto concerne le altre caratteristiche del gruppo motopropulsore, l’Unimog monta un sistema elettrico da 24 V ed è dotato di una batteria da 100 Ah di serie (mentre quella da 170 Ah è disponibile su richiesta); la trazione è posteriore, con la possibilità di inserire una modalità che preveda le quattro ruote motrici.

Il motore viene coadiuvato da una trasmissione EPS, ossia un cambio manuale elettropneumatico completamente sincronizzato con otto rapporti di marcia e sei di retromarcia. Il conducente può scegliere tra due modalità: ‘A’ (automatica) e ‘M’ (manuale). Scegliendo la prima, il cambio delle marce viene effettuato automaticamente mentre con la seconda è il guidatore che interviene per modificare la marcia, utilizzando un’apposita leva multifunzione.

Il sistema frenante è equipaggiato con freni a disco pneumatici mentre la frizione è monodisco (395 mm) a secco. La capienza del serbatoio standard è di 160 litri; quello maggiorato raggiunge i 240 litri mentre quello per l’ADBlue ha una capacità massima di 18 litri.

Unimog
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/unimog-restaurato-operativa-club-3125064/

Il Tirecontrol Plus

La dotazione tecnologica dell’Unimog U 4023 (e delle altre versioni di gamma) comprende un sistema denominato ‘Tirecontrol Plus‘ che consente di regolare, a seconda delle condizioni di guida, la pressione di gonfiaggio dei pneumatici (l’Unimog monta pneumatici da 20 e 24 pollici).

Il comando per azionare il sistema (di serie) è costituito da un semplice pulsante sul display, o dal comando presente sul volante multifunzione. Il conducente può scegliere tra tre modalità preconfigurate (‘strada’, ‘sabbia’ e ‘percorso accidentato’) e quella ‘manuale’. Questa funzionalità può risultare particolarmente utile quando si tratta di percorrere fondi cedevoli (sabbia o fango); in casi del genere, diminuendo la pressione delle gomme, aumenta la superficie di contatto del pneumatico al fondo stradale, ottenendo una maggiore aderenza. Un’elevata pressione di gonfiaggio, invece, riduce l’usura del pneumatico (in quanto diminuisce l’area di contatto con la superficie di percorrenza) ed il consumo di carburante, migliorando la stabilità della traiettoria. La valvola di controllo e riempimento dei pneumatici e la tubazione si trovano in posizione protetta, al di sotto del coprimozzo.

Settori di impiego dell’Unimog

Grazie alle peculiari specifiche tecniche, l’Unimog si presta ad una vasta gamma di utilizzi, anche per via della versatilità strutturale; “su richiesta” – specifica il sito della Mercedes-Benz – “la dotazione può prevedere l’installazione sul veicolo di un impianto idraulico per l’utilizzo universale degli attrezzi e per l’azionamento di utilizzatori a funzionamento permanente. Le prese di corrente a norma servono ad alimentare l’energia elettrica. Il vano per le sovrastrutture si presta ad un utilizzo particolarmente versatile: le possibilità vanno dal montaggio di un cassone o di una sovrastruttura furgonata fino alle soluzioni speciali per particolari esigenze”.

Per questo, l’Unimog Mercedes trova posto in vari campi di impiego (agricoltura, servizi e tempo libero) grazie all’applicazione di specifiche sovrastrutture ed attrezzature.

L’Unimog agricolo, ad esempio, può essere utilizzato per varie attività di campo (come l’irrigazione o l’irrorazione di fertilizzanti e pesticidi) grazie all’elevata altezza del suolo, la capacità di carico e la velocità di movimento. Altro settore di utilizzo è quello relativo alla sicurezza: l’Unimog, infatti, è uno dei mezzi in dotazione ai Vigili del Fuoco grazie ad alcune peculiarità, quali il sistema di autoprotezione (che bagna il parabrezza ed i pneumatici in caso di avvicinamento delle fiamme) e il cablaggio di cavi e tubi in grado di proteggere entrambi dalle elevate temperature. In particolare, per merito dei sistemi di gestione della trazione, l’Unimog si presta in maniera particolare al trattamento degli incendi boschivi; il veicolo è inoltre in grado di guadare corsi d’acqua profondi 80 cm, con un limite massimo di 120 cm di profondità (su richiesta).

È inoltre possibile trasformare l’Unimog in un mezzo da diporto, per lo svago ed il tempo libero, facendone un caravan; nello specifico, si può allestire una cellula abitativa alle spalle della cabina di guida, così da ottenere un mezzo in grado di offrire non solo grandi prestazioni sui percorsi fuoristrada, ma anche di assicurare il confort ai passeggeri durante le fasi di sosta.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/unimog-restaurato-operativa-club-3125064/

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ultimo aggiornamento: 8 Luglio 2019 18:24

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