Università in Italia: l’acceso al credito può sostenere gli studi, i dati
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Direttore: Alessandro Plateroti

Università in Italia: l’acceso al credito può sostenere gli studi, i dati

ragazza laurea università toga

Investire nella formazione universitaria dei figli è una scelta cruciale, ma anche una delle più impegnative dal punto di vista economico.

In Italia, sebbene il sistema pubblico renda l’accesso all’università relativamente più accessibile rispetto ad altri Paesi europei, il costo complessivo tra tasse, affitti e spese di mantenimento, rappresenta per molte famiglie un onere non trascurabile, soprattutto in un contesto in cui il potere d’acquisto è già messo sotto pressione dall’inflazione.

Le spese universitarie tra tasse e vita quotidiana

Le tasse universitarie in Italia variano in base al reddito familiare: per le famiglie con ISEE basso, le rette possono azzerarsi, ma per quelle collocate nelle fasce più alte l’importo annuo arriva a 3.000 euro. In media, uno studente spende tra 1.600 e 2.700 euro all’anno solo per i contributi accademici, con differenze sensibili tra facoltà: i corsi di area scientifica e tecnica risultano generalmente più onerosi rispetto a quelli umanistici.

A questi importi vanno aggiunti i costi di vitto, alloggio e trasporti, soprattutto per gli studenti fuori sede: l’affitto di una stanza può oscillare fra 250 e 400 euro al mese, a cui si sommano circa 150–200 euro per la spesa alimentare e almeno 100 euro per utenze, libri e trasporti. Nel complesso, la vita universitaria di uno studente fuori sede può superare i 7.000–8.000 euro annui, portando il bilancio complessivo di una laurea triennale oltre i 20.000 euro.

Università: il peso sul bilancio familiare

Le famiglie italiane spendono in media circa 2.700 euro al mese per i consumi, con una capacità di risparmio che negli ultimi anni si è ridotta a meno del 10% del reddito disponibile. Questo significa che una parte consistente dei nuclei familiari fatica a far fronte a spese straordinarie come quelle universitarie, soprattutto quando più figli frequentano contemporaneamente corsi di studio.

Il risultato è che molti genitori devono attingere ai risparmi o ricorrere a strumenti di credito per non compromettere il percorso formativo dei figli. In un contesto in cui la formazione universitaria resta un investimento ad alto rendimento, chi consegue la laurea guadagna in media il 40–45% in più rispetto a chi si ferma al diploma, la pressione sui bilanci domestici rischia però di scoraggiare una parte degli studenti, ampliando il divario di opportunità.

bilancio fisco dichiarazione
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La cessione del quinto come leva finanziaria

Tra gli strumenti disponibili per sostenere queste spese c’è la cessione del quinto, una forma di prestito personale particolarmente adatta a pensionati e dipendenti a reddito stabile. La rata viene trattenuta direttamente in busta paga o sulla pensione e non può superare il 20% del reddito netto mensile: una soluzione che offre tassi relativamente competitivi, garanzie di assicurazione obbligatoria e un piano di rimborso fisso, rendendola una delle forme di credito più sicure e pianificabili.

Un esempio pratico di cessione del quinto

Assieme agli esperti di https://www.prestitiecessionedelquinto.com, immaginiamo un pensionato con un reddito netto mensile di 1.500 euro, per simulare un prestito a scopo universitario. Attraverso la cessione del quinto, può accedere a un prestito con una rata massima di 300 euro al mese. In dieci anni, ciò consente di disporre di una liquidità sufficiente a coprire le spese universitarie di un figlio, spalmando i costi in modo sostenibile e senza incidere eccessivamente sul bilancio familiare mensile.

Un anno accademico con tasse per 2.500 euro e spese di mantenimento per altri 5.000 euro comporta un esborso complessivo di circa 7.500 euro: una somma che può essere integralmente coperta dal prestito, consentendo alla famiglia di non intaccare i risparmi e di affrontare con maggiore serenità l’impegno finanziario.

Un investimento da proteggere

L’università resta uno degli investimenti più importanti e redditizi che una famiglia possa compiere. Tuttavia, senza una pianificazione attenta, le spese possono tradursi in un ostacolo. Strumenti come la cessione del quinto, se utilizzati in modo responsabile, rappresentano un alleato per garantire continuità al percorso formativo, trasformando un impegno oneroso in una spesa gestibile nel tempo.

La questione non riguarda solo il singolo nucleo familiare: il livello di istruzione delle nuove generazioni incide direttamente sulla competitività economica del Paese. Per questo motivo, facilitare l’accesso agli studi universitari attraverso soluzioni finanziarie sostenibili significa oggi investire non soltanto nel futuro dei figli, ma anche nel capitale umano dell’Italia di domani.

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ultimo aggiornamento: 28 Agosto 2025 11:22

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