Rozzano (Milano), minaccia di buttare i figli dal settimo piano: 42enne arrestato per tentato omicidio

Rozzano (Milano), minaccia di buttare i figli dal settimo piano: 42enne arrestato per tentato omicidio

Uomo di 42 anni arrestato a Rozzano (Milano) dopo aver minacciato di buttare i figli dal settimo piano.

ROZZANO (MILANO) – E’ stata una serata di paura nel Milanese quella di martedì 9 giugno 2020. Un uomo di 42 anni è stato arrestato a Rozzano dopo aver minacciato di buttare i figli dal settimo piano. Una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera cittadina lombarda con il sospiro di sollievo che è stato tirato intorno alle 23.50 quando dal portone del palazzo escono i carabinieri e i vigili del fuoco con i piccoli

Decisivo l’intervento del sindaco

Ore di paura a Rozzano con il 42enne che minacciava di uccidere i figli o di buttarli dal balcone ogni qualvolta che i carabinieri o i soccorritori si avvicinavano al proprio appartamento. Uno dei vigili del fuoco è rimasto ferito di striscio dal lancio di oggetti dell’uomo.

Decisivo l’intervento del sindaco arrivato sul posto subito dopo essere stato avvisato. Il primo cittadino è stato preso in ostaggio dall’uomo ma ha approfittato di un attimo di distrazione del 43enne per aprire la porta ai carabinieri che hanno bloccato e arrestato il genitore dei piccoli accusato di tentato omicidio.

Carabinieri

Indagini in corso

E’ stata aperta un’indagine per cercare di ricostruire meglio la dinamica di questo tentato omicidio. Il postino si era separato da alcuni anni dalla moglie riuscendo ad ottenere l’affidamento dei tre figli.

Una situazione peggiorata negli ultimi anni con i Servizi sociali di Rozzano che stavano valutando la possibilità di revocare l’affido. Proprio la sera prima di un incontro con gli assistenti sociali l’uomo ha deciso di minacciare di uccidere i figli. Quattro ore di terrore a Rozzano con i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno cercato di convincere l’uomo a liberare i piccoli. Decisivo l’intervento del sindaco per consentire ai militari di intervenire e fermare l’uomo.