Violenta la figlia e vende i video in Australia: 46enne arrestato a Treviso

Violenta la figlia e vende i video in Australia: 46enne arrestato a Treviso

Arrestato un uomo a Treviso con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Tra le vittime degli abusi anche la figlia di 2 anni.

TREVISO – Un uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Le manette sono scattate nella giornata di giovedì 22 agosto 2019 dopo che gli inquirenti hanno accertato gli abusi nei confronti di due bambine, tra cui la figlia di 2 anni.

La violenza

Le violenze risalgono ormai a diversi anni fa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo ha abusato della figlia e di un’altra bambina approfittando della lontananza di altri adulti. Gli atti sessuali erano filmati e poi i video venivano venduti a un sito gestito in Australia.

Le indagini sono partite proprio dalla polizia australiana che è riuscita a smascherare l’uomo dai filmati che mostravano un pezzo di targa e il suo viso. Le autorità di Canberra hanno avvisato i militari italiani che hanno aperto un’inchiesta. I controlli hanno confermato la vicenda e soprattutto gli abusi nei confronti di una bambina di dieci anni. L’uomo è stato portato in carcere e nelle prossime ore sarà ascoltato dai magistrati per cercare di risalire ai motivi di queste violenze.

Pattuglia della polizia (fonte foto https://www.facebook.com/poliziadistato.it/)

Pedopornografia, un arresto nel Grossetano

Nel Grossetano c’è stato un ulteriore arresto per pedopornografia online. Un uomo di 40 anni è finito in manette dopo che gli inquirenti nel pc del fermato hanno trovato migliaia e migliaia di video di bambini che venivano abusati sessualmente da adulti. Le accuse sono di detenzione e scambio di materiale pedopornografico.

La vicenda è stata raccontata da Il Tirreno. Il quotidiano precisa come l’indagine è partita dai colleghi spagnoli che hanno segnalato gli episodi alla Polizia Postale italiana. Il fermato è stato portato in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Non è la prima volta che l’uomo viene trovato con materiale pedopornografico sul pc.