Un uomo, Kieron Goodwin ha strangolato a morte Olivia Wood dopo averla costretta ad assumere cocaina. Tutti i dettagli.
Le relazioni possono nascere con entusiasmo, ma non sempre si rivelano per quello che sembrano. Quando Olivia Wood, 29 anni, ha incontrato Kieron Goodwin, 33, non poteva immaginare che quell’uomo si sarebbe trasformato nel suo carnefice. In meno di tre mesi, la giovane ha visto il suo partner cambiare: da affettuoso a ossessivo, da presente a manipolatore.
La dinamica è purtroppo comune: il controllo psicologico prende il posto dell’affetto, l’isolamento diventa quotidiano. Olivia ha cercato di reagire, ha preparato le valigie, pronta a fuggire da quell’inferno. Ma il tempo non è stato dalla sua parte.
Costretta alla droga, poi strangolata: la ricostruzione
L’ultima sera della sua vita, Olivia è stata raggiunta da Goodwin prima che potesse lasciare l’abitazione a Frome, nel Somerset. Secondo quanto emerso in aula, l’uomo l’ha costretta ad assumere cocaina, in una dose potenzialmente letale. Poi, l’ha strangolata. Il referto medico ha confermato sia l’alto livello di sostanza nel sangue sia la frattura dell’osso del collo, compatibile con un trauma da strangolamento.
Durante il processo, il quadro emerso è stato devastante. Goodwin l’aveva obbligata a compiere atti sessuali ripresi in video, a dormire con estranei, a vivere in una spirale di abusi fisici e psicologici. Tutto per tenerla sotto controllo, tutto per impedire che lo lasciasse.
La sentenza: tre ergastoli per un uomo definito “veramente malvagio”
La giustizia ha fatto il suo corso l’8 maggio 2025. Il giudice Martin Picton ha pronunciato una sentenza durissima: tre ergastoli, con un minimo di 35 anni da scontare. Ha definito Goodwin un “narcisista manipolatore, misogino ed egoista”, sottolineando la gravità delle sue azioni e il pericolo che rappresenta per la società.
Un caso che ha scosso il Regno Unito e che oggi, grazie alla condanna, si chiude con un messaggio chiaro: la violenza contro le donne non resterà impunita.
