Uomo di 27 anni, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della figlia della sua ex compagna, la piccola Jacklyn Schwingel.
Le dinamiche familiari possono talvolta nascondere tensioni profonde, soprattutto quando una relazione termina in modo conflittuale, come il caso di un uomo. In Florida, un caso ha scosso l’opinione pubblica per la sua brutalità e per le tragiche conseguenze che ne sono derivate.

Un dramma familiare che si trasforma in tragedia
Il 3 maggio 2022, la madre della piccola Jacklyn Schwingel, di soli 2 anni, affidò la figlia alle cure del suo ex compagno, Travis Ray Thompson, mentre si recava al lavoro. Circa 25 minuti dopo, Thompson la contattò affermando che qualcosa non andava. Al suo ritorno, la madre trovò la bambina in condizioni critiche: respirazione debole e addome gonfio. Durante il tragitto verso l’ospedale, Jacklyn smise di respirare. Nonostante gli sforzi dei medici dell’AdventHealth Waterman di Tavares, la piccola non sopravvisse.
Le indagini e il verdetto finale
Le indagini condotte dallo sceriffo della contea di Marion rivelarono che Jacklyn aveva subito gravi lesioni interne. L’autopsia determinò che la causa del decesso era dovuta a traumi al torso con severing della colonna vertebrale e emorragie interne. Gli investigatori conclusero che Thompson aveva applicato una forza graduale e significativa, piegando il corpo della bambina oltre il suo limite naturale fino a spezzarle la schiena.
Durante gli interrogatori, Thompson dichiarò di aver sentito un rumore provenire da un’altra stanza e di aver trovato la bambina incosciente, negando qualsiasi responsabilità. Tuttavia, le prove raccolte e le testimonianze portarono a un verdetto chiaro.
Il 4 giugno 2025, dopo meno di due ore di deliberazione, la giuria della contea di Marion dichiarò Travis Ray Thompson colpevole di omicidio di primo grado. Il giudice Barbara Kissner lo condannò all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Il procuratore dello Stato, Bill Gladson, commentò: “Questo mostro ha rubato la vita di una bambina innocente e oggi la giustizia ha assicurato che non camminerà mai più libero.”