Omicidio a Prato: un 17enne è accusato di aver ucciso con un cacciavite un uomo albanese latitante. Le indagini sono in corso.
Un uomo albanese di 37 anni è stato ucciso con un cacciavite in un giardino pubblico a Prato, sotto gli occhi di alcuni passanti. Il presunto responsabile, un ragazzo di 17 anni, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario. Nel frattempo, nella giornata di oggi, è giunta la notizia di un blitz improvviso a casa di Andrea Sempio e dei genitori.

Uomo ucciso in un parco con un cacciavite: i fatti a Prato
Secondo quanto emerso dalle indagini, come riportato da Today, l’uomo di 37 anni aveva accettato un incontro nel parco con due giovani albanesi, un 17enne e un 19enne, per chiarire un contrasto nato a causa di una ragazza. Tuttavia, durante il confronto, la situazione è degenerata: è scoppiata una lite violenta che ha portato il 17enne a colpire il 37enne con un cacciavite, provocandone la morte. Un giovane di 21 anni, che avrebbe accompagnato la vittima, è rimasto ferito durante l’aggressione.
Entrambi i ragazzi coinvolti erano stati inizialmente interrogati dalla polizia subito dopo l’accaduto e poi rilasciati, tornando nella struttura di accoglienza in cui risiedono. Le analisi svolte successivamente avrebbero permesso di chiarire il ruolo del minorenne, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio.
L’uomo ucciso era un latitante: doveva scontare 8 anni
Un elemento, aggiunge Today, rilevante emerso dalle indagini riguarda la vittima: la vittima non era un semplice cittadino. L’uomo risultava infatti latitante al momento dell’omicidio. Su di lui pendeva una condanna definitiva a otto anni di carcere per rapine commesse nella provincia di Pistoia. Era evaso e si trovava in libertà al momento della sua morte. Nonostante ciò, con il fermo del 17enne, le autorità cercano di ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’omicidio.