In Europa il prezzo delle uova è aumentato del 22%, a causa della siccità che ha portato alla carenza di mangimi e cereali.
Via al razionamento delle uova nel Regno Unito. Alcuni supermercati si stanno preparando ai razionamenti, in seguito all’aumento del prezzo della produzione. In Europa il prezzo delle uova è aumentato del 22%, a causa della siccità che ha portato alla carenza di mangimi e cereali. Fattore scatenante dell’aumento dei prezzi anche la guerra in Ucraina, che ha portato alla chiusura dell’esportazione del grano.
Aumenta la preoccupazione per una possibile carenza di uova nell’immediato futuro, anche a causa dell’aviaria. Il Regno Unito difatti ha riscontrato diversi casi all’interno degli allevamenti di galline ovaiole. Alla luce di ciò, alcune catene di grandi supermercati hanno già iniziato a premunirsi in vista della possibile carenza. Il timore è che la stessa situazione possa verificarsi anche in Italia e negli altri Paesi che fanno parte dell’Unione europea. La crisi relativa alla diffusione dell’influenza aviaria si è diffusa in tutto il continente europeo.
Per questo motivo, le dimensioni degli allevamenti si sono ridotte considerevolmente proprio per evitare il diffondersi di questa infezione. Tra gli altri fattori incidenti, oltre al caro energia ed alla chiusura delle vie d’esportazione del grano, anche la crisi idrica verificatasi dall’inizio del 2022 che ha determinato un aumento dei prezzi dei mangimi.
L’associazione dei produttori ha dichiarato: “Meno galline significa meno uova e a marzo abbiamo avvertito che le uova potrebbero scarseggiare entro Natale. Inoltre, l’influenza aviaria ha provocato anche l’abbattimento delle galline ovaiole”.
Robert Gooch, amministratore delegato dell’associazione, è intervenuto sulla questione: “Abbiamo avvertito per mesi che il mancato pagamento agli agricoltori di un prezzo che consenta loro di realizzare un profitto si tradurrebbe in una riduzione delle scorte di massa o, peggio ancora, in un esodo dall’industria”.