Ursula von der Leyen si è vaccinata: “Contenta di aver ricevuto la mia prima dose” (FOTO)

Ursula von der Leyen si è vaccinata: “Contenta di aver ricevuto la mia prima dose” (FOTO)

Ursula von der Leyen si è vaccinata. La presidente della Commissione Europea ha ricevuto la prima dose.

BRUXELLES (BELGIO) – Ursula von der Leyen si è vaccinata. La presidente della Commissione Europea, come testimoniato dalla stessa tedesca sui social, ha ricevuto la sua prima dose. “Sono molto contenta – si legge nel post – di essermi sottoposta alla prima somministrazione dopo aver superato 100 milioni di vaccinazioni nell’Ue. Le iniezioni aumenteranno ancora, poiché le consegne stanno accelerando nell’Ue. Più rapidamente vacciniamo, prima possiamo controllare la pandemia“.

Vaccini al centro del prossimo Consiglio Ue

I vaccini saranno ancora al centro del prossimo Consiglio Ue. Il premier Draghi continuerà con il suo pugno duro con le aziende farmaceutiche per far rispettare gli impegni presi. Senza ritardi, infatti, l’Unione Europea potrebbe rispettare le tempistiche di una immunità di gregge entro luglio.

Un obiettivo fondamentale per il ritorno alla normalità in tempi brevi e per rilanciare l’economia. La situazione sembra essere in miglioramento in tutto il Vecchio Continente e con le vaccinazioni si cercherà di arrivare al prossimo autunno e non chiudere più. Un passaggio necessario per consentire a tutti i Paesi di sfruttare l’estate per iniziare una ripresa, destinata ad entrare nel vivo da settembre in poi.

Europa Unione europea

AstraZeneca e Johnson&Johnson

Altro tema sul tavolo del Consiglio Europeo sarà sicuramente quello di AstraZeneca e Johnson&Johnson. L’Ema, secondo le ultime indiscrezioni, starebbe valutando uno stop definitivo. Una mossa che, se confermata prima della riunione dei leader, potrebbe aprire la strada ad altri vaccini.

Lo Sputnik potrebbe essere approvato in tempi brevi, ma sono diverse le aziende farmaceutiche al lavoro per cercare di mettere il prima possibile sul mercato farmaci contro il Covid-19. La discussione potrebbe entrare nel vivo nel prossimo Consiglio Ue e non si esclude la spinta di molti presidenti per accelerare con l’approvazione.