Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata dagli USA. Ora l’attenzione si sposta su Israele.
Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha annunciato oggi che Hamas ha accolto positivamente la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Durante una conferenza stampa a Madrid, Shoukry ha sottolineato l’urgenza di porre fine al conflitto in corso. Evidenziando le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele e le catastrofiche ripercussioni sulla popolazione palestinese.
La proposta di cessate il fuoco e le risposte attese
“La proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di scambio di prigionieri e detenuti deve essere accettata. Le prime dichiarazioni di Hamas indicano che ha accolto positivamente la proposta di accordo e ora aspettiamo la risposta israeliana“, ha detto Shoukry durante una conferenza stampa con il suo omologo spagnolo, sottolineando che “la guerra nella Striscia di Gaza espone la regione al caos e le pratiche di Israele violano il diritto internazionale”.
Shoukry ha ribadito la posizione dell’Egitto contro la presenza israeliana al valico di Rafah, che collega la Striscia di Gaza al Sinai egiziano. Ha sottolineato la difficoltà di mantenere operativo il valico senza un’amministrazione palestinese, ribadendo l’importanza del trattato di pace con Israele.
Reazioni in Israele e le dinamiche interne
In Israele, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha convocato il ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, per discutere il possibile accordo con Hamas. Fonti vicine al premier israeliano indicano che l’incontro è previsto nelle prossime ore. Ben Gvir, noto per le sue posizioni radicali, ha minacciato di abbandonare la coalizione di governo insieme al ministro Bezalel Smotrich, qualora l’accordo andasse avanti.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso pieno sostegno alla mediazione degli Stati Uniti, auspicando che l’accordo possa portare alla liberazione degli ostaggi e all’invio di aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese.
Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano, ha dichiarato su X di aver discusso con il segretario di Stato americano Antony Blinken, sottolineando che la restituzione degli ostaggi è una priorità per Israele. Anche il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha confermato l’impegno di Israele a smantellare Hamas come autorità governativa e militare. Cercando al contempo un’alternativa di governo per Gaza.
Con la posizione di Hamas ormai chiara, l’attenzione globale si concentra ora sulla risposta di Israele e su come questo potenziale accordo possa influire sul delicato equilibrio della regione mediorientale.