Sotto la presidenza Trump (dal 20 gennaio 2025), il Boeing E‑4 “Nightwatch” compie un volo strategico il 17 giugno, secondo il Daily Mail.
Mentre la crisi tra Israele e Iran continua a inasprirsi, un evento particolare ha acceso l’attenzione internazionale: il decollo del Boeing E‑4 “Nightwatch”, noto come “aereo dell’apocalisse”, uno degli strumenti strategici più riservati degli Stati Uniti.
L’episodio si è verificato la sera del 17 giugno 2025, sotto la presidenza di Donald Trump, rieletto a gennaio. Il Daily Mail, uno dei primi a riportare la notizia come riferito da Adnkronos, ha tracciato l’itinerario del volo: partenza da Bossier City, Louisiana, alle 17:56, sorvolo della costa orientale e atterraggio alla Joint Base Andrews, Maryland, alle 22:01. Un volo di oltre quattro ore, durante il quale è stato rilevato un dettaglio rilevante: il cambio del nominativo di chiamata da ORDER6 a ORDER01.
Perché l’E‑4 Nightwatch è così importante?
Il Boeing E‑4 non è un semplice aereo militare: è un vero e proprio centro di comando volante. Progettato per garantire la continuità operativa della leadership USA anche in scenari di guerra nucleare. È schermato contro impulsi elettromagnetici, dotato di sistemi di comunicazione globali e può operare anche in condizioni di conflitto totale.
Proprio per queste caratteristiche, ogni suo movimento viene letto come un indicatore strategico, soprattutto in contesti di instabilità internazionale. Il cambio del codice radio e la rotta scelta non sono passati inosservati, dando adito a speculazioni.
Le reazioni e il significato del volo
Secondo alcuni analisti militari, il volo potrebbe essere stato una manovra preventiva, un’esercitazione con scopi dissuasivi. Tuttavia, la tempistica – in piena escalation Iran-Israele – e la presidenza Trump, nota per il suo approccio assertivo, portano molti a leggere il gesto come un segnale diretto a Teheran.
Il Daily Mail riporta anche come utenti sui social abbiano ipotizzato una mobilitazione preparatoria degli Stati Uniti, in vista di un possibile intervento militare a fianco di Israele. Soprattutto se il conflitto dovesse coinvolgere risorse nucleari o attacchi missilistici su larga scala.
