Il ministro degli Esteri dell’Iran, Zarif, ha incontrato a New York la senatrice dem Feinstein. Da Teheran pioggia di accuse da parte dei conservatori.
NEW YORK – Mohammad Javad Zarif, ministro degli Esteri dell’Iran, è finito nuovamente nel mirino delle critiche interne. I conservatori di Teheran lo accusano apertamente di “simpatie” nei confronti dell’Occidente e dell’America.
L’incontro con la senatrice
Zarif è finito sotto la lente di ingrandimento dopo che, durante la visita diplomatica effettuata nelle scorse settimane negli Stati Uniti, ha incontrato a cena la una senatrice democratica Dianne Feinstein.
Le accuse del deputato iraniano
“Il Parlamento prenderà sicuramente misure nei confronti di Zarif“, ha tuonato il deputato iraniano Ziaollah Azazi Maleki. “Sfortunatamente il ministro degli Esteri non ha prestato attenzione alle parole della Guida (Ali Khamenei, ndr) il quale ha affermato che non ci saranno colloqui con gli americani“. Maleki ha poi concluso: “Il ministro deve avere ancora nel profondo del suo cuore tendenze verso l’Occidente e gli Usa in particolare“, alludendo al periodo di studi Oltreoceano del 60enne.
Il portavoce della missione iraniana presso l’Onu a New York, Alireza Mir Youssefi, ha confermato l’incontro, sottolineando che rientrava nei colloqui di routine di autorità iraniane con membri del Congresso.
Le dimissioni, poi revocate
Il 25 febbraio scorso Zarif si era dimesso a sorpresa dalla sua carica di ministro degli Esteri. Il presidente Rohani ha tuttavia rifiutato le dimissioni e così il politico moderato è rimasto al suo posto.
Tensioni Usa-Iran
Poche ore fa, Zarif ha definito l’invio di altri 1.500 soldati americani in Medio Oriente, annunciato venerdì dal presidente Donald Trump, una misura “che farà aumentare le tensioni nella regione del Golfo Persico. Gli Usa lanciano accuse senza fondamento per giustificare la loro politica aggressiva“.