La Turchia desidera armi Usa, ma senza accettare l’adesione dei Paesi scandinavi alla Nato, questo non sarà possibile.
E’ ormai da mesi che Svezia e Finlandia attendono l’ok di Ankara per entrare a far parte della tanto desiderata Alleanza Atlantica. Così il ministro degli Esteri turco vola a Washington per risolvere i disguidi che avevano lasciato in bilico il proprio governo con quello statunitense. Il compromesso sarà difficile, ma non impossibile. Se Stati Uniti e Turchia si venissero incontro, i paesi scandinavi potrebbero diventare membri della Nato.
Dall’inizio dell’insediamento dell’amministrazione Biden, per la prima volta il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, è stato invitato a Washington dal segretario Usa Antony Blinken. L’incontro fa sperare alla Svezia e alla Finlandia che il sogno di entrare a far parte della Nato, dopo mesi di attesa, si possa finalmente realizzare.
Il compromesso
Svezia e Finlandia aspettano dalla scorsa estate la conferma del Parlamento di Ankara sulla loro adesione alla Nato. Al centro dell’incontro c’è stata però anche la questione degli armamenti che la Turchia non ha ancora ricevuto dagli Stati Uniti, dagli attacchi militari in Siria. Ad agitare le acque è stato anche l’acquisto nel 2019 di un sistema antimissile dalla Russia.
La Turchia vorrebbe ricevere jet militari F-16, ma l’opposizione della Turchia all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia ha spinto gli Usa a negare la richiesta. Potrebbe far cambiare idea solo una conversione per far entrare i due Stati scandinavi nel Patto atlantico ma questo non vuol dire che il governo turco accetti un simile compromesso.
Tuttavia, il senatore statunitense Chris Van Hollen dichiara che “i ripetuti attacchi ai nostri alleati curdi siriani e il continuo avvicinarsi alla Russia, oltre al ritardo sull’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato, rimangono seri motivi di preoccupazione”. Per cui, perché la Turchia possa ricevere i jet militari F-16 sarà necessario prima avere delle garanzie.
