Biden ha autorizzato l’uso dei missili ATACMS in Ucraina, i possibili obiettivi nel conflitto con la Russia e le reazioni internazionali.
L’amministrazione Biden ha recentemente dato il via libera all’uso dei missili ATACMS da parte dell’Ucraina, un passo che segna una svolta significativa nella guerra con la Russia. Questa decisione, che per mesi era stata rimandata per evitare un’escalation del conflitto, riflette il cambiamento della strategia statunitense di fronte all’aggravarsi della situazione.
L’autorizzazione arriva nel contesto di una crescente pressione militare russa e con la presenza di circa 50.000 soldati, inclusi contingenti nordcoreani, nella regione di Kursk.
Secondo Mosca, l’uso dei missili a lungo raggio da parte di Kiev rappresenta un atto provocatorio che rischia di destabilizzare ulteriormente la situazione. Vladimir Putin ha accusato Biden di “gettare benzina sul fuoco”, e il Cremlino ha promesso “risposte appropriate” in risposta a questa nuova escalation.
Cosa sono gli ATACMS e perché sono stati vietati finora
I missili ATACMS sono sistemi balistici in grado di colpire obiettivi a lunga distanza e di grande importanza strategica. Rispetto ai razzi di artiglieria convenzionali, volano a quote molto elevate e rientrano nell’atmosfera con velocità elevatissime, rendendoli difficili da intercettare. Possono essere lanciati dai sistemi mobili HIMARS forniti dagli Stati Uniti e dai lanciatori M270 di origine britannica e tedesca.
Il motivo per cui gli Stati Uniti avevano finora negato l’uso di questi missili all’Ucraina era la paura di una diretta escalation del conflitto e la possibilità di una risposta russa fuori controllo. Tuttavia, il quadro strategico è cambiato, con Mosca che intensifica le operazioni militari, e l’esigenza di Kiev di avere strumenti più avanzati per difendere il proprio territorio ha prevalso.
L’obiettivo di Kursk e le implicazioni per l’Ucraina
La regione di Kursk è uno dei possibili obiettivi principali dei missili ATACMS. In quest’area, la Russia ha schierato un imponente contingente, rafforzato da unità nordcoreane. L’impiego dei missili da parte di Kiev potrebbe danneggiare gravemente le infrastrutture logistiche, i centri di comando e le linee di rifornimento nemiche, offrendo un vantaggio strategico agli ucraini.
Secondo alcune analisi, il dispiegamento dei missili potrebbe ridurre la capacità offensiva delle forze russe e dei loro alleati, ostacolando i piani di controffensiva. Tuttavia, questa mossa ha scatenato una forte reazione russa. Il Cremlino ha avvertito che la decisione potrebbe richiedere un intervento diretto e ha sottolineato che l’uso di tali armi implicherebbe il coinvolgimento di esperti occidentali.
Le possibili conseguenze di questo via libera sono incerte. Se da un lato l’uso dei missili ATACMS potrebbe rappresentare un “punto di svolta” per il conflitto ucraino, dall’altro rischia di provocare una pericolosa escalation militare e diplomatica, con Mosca che minaccia ritorsioni e un aumento del supporto ad alleati come la Corea del Nord.