Il presidente USA Donald Trump ha annunciato dazi del 50% su acciaio e alluminio e ha minacciato di aumentare anche quelli sulle auto.
Negli ultimi anni, le relazioni commerciali tra USA e Canada hanno vissuto momenti di forte tensione, soprattutto a causa delle politiche protezionistiche adottate da Washington. L’entrata in vigore dell’USMCA nel 2020 aveva stabilizzato in parte il commercio tra i due paesi, ma nuovi attriti hanno riacceso il conflitto economico.
Il nodo centrale di questa nuova disputa riguarda le tariffe sull’elettricità esportata. La provincia canadese dell’Ontario ha recentemente aumentato del 25% il prezzo dell’elettricità destinata a stati americani come Minnesota, Michigan e New York. Questa decisione ha irritato l’amministrazione statunitense, che ha deciso di rispondere con misure punitive sul commercio bilaterale.

Trump annuncia il raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio
In risposta, Donald Trump ha dichiarato di voler introdurre nuovi dazi sulle importazioni dal Canada, raddoppiando quelli su acciaio e alluminio dal 25% al 50%. L’annuncio è stato fatto su Truth Social, il social network creato dallo stesso Trump, dove il presidente ha scritto:
“I nuovi dazi entreranno in vigore da mercoledì mattina.”
Questa decisione ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari, con un forte calo delle azioni delle aziende produttrici di automobili.
Ma non è tutto: il presidente americano ha anche minacciato di colpire direttamente il settore automobilistico canadese, affermando:
“Se il Canada non eliminerà le sue tariffe contro di noi, il 2 aprile aumenterò sostanzialmente i dazi sulle auto in arrivo negli Stati Uniti.”
Il riferimento è alle tariffe canadesi su alcuni prodotti agricoli americani, come i latticini, che Trump ha definito “scandalose e dannose per gli agricoltori americani”.
Le conseguenze per l’industria automobilistica
Se queste misure entreranno in vigore, l’industria automobilistica canadese potrebbe subire danni enormi. Il costo di produzione dei veicoli aumenterebbe drasticamente, rendendo meno competitive le aziende canadesi rispetto a quelle americane. Inoltre, il calo delle vendite potrebbe portare a chiusure di stabilimenti e licenziamenti nel settore.
Il premier dell’Ontario, Doug Ford, ha duramente criticato la politica di Trump, dichiarando:
“I mercati USA stanno crollando per colpa dei dazi di Trump, i prezzi stanno salendo per i lavoratori americani.”
Ma Trump non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Anzi, ha persino rilanciato con una provocazione:
“Se il Canada diventasse il 51° Stato degli USA, il problema delle tariffe sarebbe risolto per sempre.”
Al momento, il governo canadese non ha annunciato contromisure ufficiali, ma la tensione resta altissima. Se i dazi sulle auto venissero effettivamente introdotti ad aprile, le ripercussioni economiche potrebbero essere devastanti per il Canada.