La controversia sulla strage di Ustica si intensifica: Meloni chiede chiarezza ad Amato sui nuovi elementi.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo aver preso in considerazione le recenti dichiarazioni di Giuliano Amato riguardo alla strage di Ustica, ha deciso di rispondere, sollevando nuove domande e chiedendo chiarezza.
Dichiarazioni di Amato e risposta di Meloni
Inizialmente, Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio, ha recentemente rilasciato dichiarazioni sostenendo che il DC9 I-TIGI della compagnia Itavia, precipitato il 27 giugno 1980 vicino a Ustica, fosse stato abbattuto da un missile francese diretto a Gheddafi. Queste affermazioni hanno suscitato l’attenzione di molti. Di fronte a ciò, la presidente Meloni ha ritenuto necessario rispondere con fermezza: “Se Amato ha nuovi elementi, è suo dovere presentarli. Non ci sono segreti di Stato riguardo Ustica“.
Il dibattito sui documenti e il segreto di Stato
Nel corso degli anni, la questione dei documenti relativi alla strage di Ustica è stata al centro di molte discussioni. Più recentemente, Giuliana Cavazza, presidente onoraria dell’associazione “Verità per Ustica”, ha richiesto la divulgazione di alcune note informative inviate dal colonnello Stefano Giovannone al Governo italiano poco prima della strage. Tuttavia, la sua richiesta è stata respinta da Palazzo Chigi, sostenendo che tali documenti non riguardavano direttamente la tragedia di Ustica.
La strage di Ustica rimane uno dei misteri irrisolti della storia italiana. Dopo le recenti dichiarazioni di Amato, il dibattito si è riacceso e, ora, tutti gli occhi sono puntati sulla presidente Meloni e sulle prossime mosse del governo in merito.