Si tratta di piccole imbarcazioni senza equipaggio che hanno portato all’esplosione del ponte Kerch in Crimea.
Usv è l’acronimo di Unmanned Surface Vehicle o Unmanned Surface Vessel, e indica piccole imbarcazioni senza equipaggio che vengono guidate e azionate a distanza. Sono stati proprio questi droni navali a danneggiare il ponte di Kerch in Crimea, nella mattina di ieri.
L’esplosione del ponte di Crimea
Accade alle 3.00 di ieri mattina, lunedì 17 luglio, quando una nave procede fino al ponte di Kerch in Crimea, e poi esplode. Nessun pericolo al di sopra, ma a qualche chilometro di distanza la 93° Brigata Cholodnyj Jar ha agito causando l’esplosione.
E’ stato schiacciato il detonatore facendo saltare le Usv, portando alla morte di due persone e al danneggiamento del ponte.
Cosa sono le Uvs?
Le Usv (Unmanned surface vehicle) sono navi senza equipaggio azionate a distanza, talvolta chiamate anche droni di superficie. “Costa pochissimo produrre questi veicoli”, ha spiegato Samuel Bendett, ricercatore del Programma di studi sulla Russia del Centro per le analisi navali, a Insider.
L’unico vincolo per queste navi è che non viaggiano per migliaia di chilometri, per cui devono navigare vicine al loro punto di lancio.
Come ha spiegato Mykhailo Fedorov, il ministro della trasformazione digitale ucraino, in un’intervista con Fanpage.it, i droni navali sono in grado di attaccare un veicolo o una struttura del valore di milioni di dollari, “al contrario il costo di un drone è dieci volte inferiore: circa 250.000 dollari. Sono la nostra soluzione”.
La nuova guerra dei droni
Il ministro Fedorov dopo l’attacco al ponte di Crimea, ha detto rivolgendosi direttamente alla Russia: “È tutta farina del nostro sacco. Questi sono soltanto i primi due droni marini, ne stiamo producendo a migliaia per mettere in ginocchio gli invasori”.
Kiev infatti sta puntando sui droni, soprattutto dopo aver saputo che l’esercito russo ha pochi sistemi Zoopark-1M, i radar che riescono monitorare lo spazio aereo e individuare i veicoli senza equipaggio.
Fedorov, a febbraio, aveva spiegato che “i droni sono diventati una soluzione rivoluzionaria in questa guerra. Grazie ai droni da ricognizione aerea, l’esercito ucraino può controllare la linea del fronte e, grazie ai droni d’attacco, può colpire le posizioni nemiche“.