Prima di partire per un viaggio verso l’estero, è buona norma informarsi sulle vaccinazioni obbligatorie in vigore nel paese scelto, sia che si trovi in Europa che all’infuori del continente. In particolare, vediamo insieme quali sono le vaccinazioni che non devono assolutamente mancare per viaggiare sicuri.
Il focus sul viaggio nei paesi europei
Per fortuna, chi resta all’interno dei confini continentali non soffre di particolari contraccolpi dal punto di vista sanitario, visto che le vaccinazioni necessarie in Europa sono praticamente le stesse che vengono effettuate di norma anche in Italia, sia per quanto riguarda quelle pediatriche che per quelle degli adulti.
I vaccini in questione sono quello contro la poliomielite, contro il tetano e la difterite, oltre a quelli contro morbillo, rosolia e parotite.
Se, per un caso qualsiasi, il viaggiatore non risulta vaccinato contro una di queste malattie deve porvi rimedio al più presto, in modo da non mettere a rischio la propria salute né tanto meno quella di chi gli sarà accanto.
In Europa non esistono vaccinazioni obbligatorie per viaggiare, ma almeno quelle sopra elencate dovrebbero essere presenti in ogni libretto clinico.
Cosa succede quando si viaggia in Africa
Il discorso, ovviamente, cambia radicalmente se volgiamo l’attenzione a paesi sottosviluppati e alle loro aree endemiche. Ad esempio, chi intende raggiungere l’Africa dovrà badare a rispettare le norme sanitarie e le indicazioni previste: in modo particolare, sono obbligatorie le vaccinazioni contro tutte le tipologie di epatite, oltre a quelle contro malattie come malaria, tifo, colera.
A questo elenco si aggiunge anche l’antirabbica, nel caso in cui sia previsto uno stretto contatto con degli animali nel corso del soggiorno nel continente africano, e più in generale è consigliabile partire dopo essersi sottoposti a tutte le consuete vaccinazioni richieste già in Italia.
Le indicazioni per chi viaggia verso l’Asia

Contrariamente a quanto si possa pensare, non è presente alcuna vaccinazione obbligatoria per chi intende recarsi nei paesi asiatici, nemmeno in quelli che si possono definire sottosviluppati. In questo caso, le prescrizioni valgono solo e unicamente nel caso in cui l’itinerario di viaggio coinvolga una zona del continente nella quale il contagio endemico di una determinata malattia è a livelli spropositati, come la famigerata febbre gialla. Solo in questa circostanza, infatti, è obbligatorio (nonché consigliabile) sottoporsi a un vaccino contro quella specifica malattia.
C’è però da fare attenzione a un altro particolare, legato più in generale al sistema sanitario in vigore in questa parte del mondo: qualunque sia il servizio richiesto, la malattia contratta o l’esigenza medica, la sanità in Asia è nella maggioranza assoluta dei casi a pagamento per i non residenti, il che significa risschiare di pagare delle cifre esorbitanti per le eventuali cure.
Viaggiare sicuri con l’assicurazione medica
L’ultimo riferimento ai regolamenti di alcuni paesi extra europei, in cui il sistema sanitario non è pubblico in senso assoluto o non è gratuito per gli stranieri, è in realtà da estendere anche ad alcune zone d’Europa.
Anche per questo, prima di partire per una vacanza verso l’estero sarebbe buona norma verificare l’opportunità di stipulare una polizza assicurativa sanitaria, così da avere una garanzia che copra tutte le eventuali spese derivanti da un ricovero in ospedale o da qualsivoglia controllo, anche il più semplice. L’assicurazione sanitaria sarà il miglior alleato in queste situazioni impreviste e fastidiose, e consentirà al turista di ottenere cure rapide e di ricevere il giusto supporto e l’assistenza necessaria durante tutto l’iter della cura.
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