Come funzioneranno le primule, i centri decisi dal commissario Arcuri per la campagna di vaccinazione. A breve si chiude il bando.
ROMA – Come funzioneranno le primule? La campagna di vaccinazione nelle prossime settimane entrerà nel vivo ed entrare in azione anche i centri dedicati alla somministrazione delle dosi.
Il nome di queste strutture è stato scelto dal commissario Arcuri in collaborazione con Tito Boeri. Le polemiche (anche politiche) su questi padiglioni non sono mancate.
I padiglioni
I padiglioni, come si nota anche dalle immagini, saranno di struttura circolare. All’entrata il paziente dovrà completare l’accettazione all’ingresso per poi trasferirsi nella sala di attesa prima della vaccinazione. Subito dopo la somministrazione della dose, il cittadino verrà spostato in una seconda sala per 15 minuti per il controllo di eventuali reazioni. Solamente successivamente si potrà abbandonare la struttura per tornare a casa. Previsti all’interno anche i bagni.
I numeri
Sui numeri dei padiglioni i piani sembrano essere molto chiari. Nella prima fase della campagna di vaccinazione dovrebbero essere 21 le primule per la somministrazione delle dosi. Con il passare delle settimane e dei mesi, i numeri dovrebbero aumentare e arrivare a 1.200.
Una cifra sicuramente importante per consentire di completare in tempi brevi la campagna di vaccinazione e ritornare ad una certa normalità. Un piano non certo senza polemiche (politiche e non) e non sono esclusi di cambi di programma con il nuovo governo.
I costi
Sui costi restano incertezze. Sul bando, come riportato da Il Post, c’è un costo di 409mila euro a padiglione. In un primo momento la spesa prevista è di 8,6 milioni di euro. Un numero destinato ad aumentare nelle prossime settimane se saranno rispettati i numeri annunciati dal commissario Arcuri. L’ipotesi è quella di mettere in azione oltre 1.200 primule per un costo di oltre 450 milioni di euro. Una cifra non sicuramente bassa.