Vaccini Covid, come segnalare le reazioni: le indicazioni dell'Aifa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Vaccini Covid, come segnalare le reazioni

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Vaccini Covid, come segnalare le reazioni: le indicazioni da parte dell’Aifa.

ROMA – Vaccini Covid, come segnalare le reazioni. Nelle Faq dell’Aifa è indicato come comportarsi in caso di problemi dopo la somministrazione della dose.

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Eventuali reazioni avverse del farmaco possono essere segnalate dal paziente al medico di famiglia, al centro vaccinale, al farmacista di fiducia oppure all’Asl di appartenenza.

Aifa: “La segnalazione può essere effettuata da chiunque ne venga a conoscenza”

L’Aifa, come riportato dall’Ansa, ha precisato che la segnalazione può arrivareda chiunque osservi o ne venga a conoscenza, sia esso operatore sanitario o cittadino, compilando la scheda disponibile sul portale dell’Aifa e inviandola al responsabile locale di farmacovigilanza della propria struttura di appartenenza“.

Ricordiamo che tra gli effetti collaterali possono esserci stanchezza, mal di testa e dolori muscolari o articolari accompagnati da febbre e nausea. In alcuni casi possibile anche un gonfiore dei linfonodi.

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Immunità dopo la malattia sei mesi

In attesa di entrare nella campagna di vaccinazione di massa, gli studi sulla possibile immunità dopo la malattia continuano. Secondo una ricerca pubblicata su Nature e riportata dall’Ansa, un positivo al coronavirus potrebbe rimanere immune per sei mesi.

Nelle prossime settimane continueranno gli approfondimenti per avere delle certezze su questo studio. In caso di conferma, si potrebbe iniziare a cambiare il piano della campagna di vaccinazione in tutti i Paesi. In fondo alla lista passerebbero le persone positive e si darebbe priorità a quelli che non sono entrati in contatti con il Covid. Si tratta di ipotesi che dovranno essere confermate dalle ricerche.

In Italia la cautela resta massima e per questo si preferisce continuare secondo il piano approvato in Senato. Sono in corso dei ragionamenti per valutare un possibile cambio e inserire tra le prime persone anche gli insegnanti e i lavoratori più a rischio.

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ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2021 23:30

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