Massimiliano Fedriga avverte: usare la paura sui vaccini per fini elettorali è pericoloso. Il videomessaggio agli Stati generali della prevenzione.
Mentre a Napoli, Giorgia Meloni annuncia stanziamenti da record per la sanità, anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, interviene con un videomessaggio agli Stati generali della prevenzione, concentrandosi sull’importanza di non cavalcare la paura per “per interessi elettorali” in tema di vaccinazioni.

Il dibattito tra vaccinazione obbligatoria e volontaria
Nel suo intervento, come riportato da Adnkronos, Massimiliano Fedriga ha anche affrontato il dibattito tra vaccinazione obbligatoria e volontaria. Secondo il presidente, il vero problema nasce quando si maschera la volontarietà con messaggi ingannevoli: “Ci sta che il dibattito sia tra l’obbligatorietà e la volontarietà, però quando la volontarietà nasconde sotto qualcuno che al contempo dice ‘guarda quanto sono pericolosi i vaccini’, fuori da qualsiasi dato scientifico ed empirico (…).
Ha precisato: “Allora non diventa più la sfida tra obbligatorietà e volontarietà, ma la sfida di vuole cavalcare dati antiscientifici per accaparrarsi una parte di consenso da chi utilizza questi dati a proprio uso e consumo“.
Fedriga contro gli “interessi elettorali” nel caso dei vaccini
Massimiliano Fedriga ha sottolineato il lavoro in corso sul Piano dei vaccini, aggiunge Adnkronos, ricordando la sua esperienza diretta nella gestione della crisi pandemica. “La parte vaccinale prevede la capacità di erogare il vaccino, ma anche di raccontare la verità ai cittadini“.
Il presidente ha evidenziato come la paura possa avere un impatto comunicativo maggiore della razionalità, ma ha lanciato un chiaro avvertimento: “Se qualcuno cavalca la paura per qualche interesse elettoralistico, noi falliamo nel far capire ai cittadini quanto è fondamentale partecipare alle campagne vaccinali e avere i vaccini per tutelare se stessi, i propri figli e le persone anziane“.
Le sue parole puntano il dito contro chi utilizza il tema dei vaccini in maniera strumentale, mettendo a rischio la fiducia nelle istituzioni sanitarie.