Vaccino aggiornato, in arrivo a settembre

Vaccino aggiornato, in arrivo a settembre

Si ipotizza che entro il mese di settembre, sarà disponibile il vaccino Covid aggiornato. Sono fortemente consigliati per gli over 60.

Roberto Speranza: “I positivi devono stare a casa, sui giorni valuta il Consiglio superiore di sanità. Per le elezioni c’è il voto domiciliare. La nostra attesa è che domani l’Agenzia europea dei medicinali Ema possa dare il via libera al vaccino adottato contro la variante Omicron e poi seguirà il pronunciamento dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa.”

Secondo i dati raccolti sulla popolazione, soltanto il 20% degli over 80 avrebbe ricevuto la quarta dose. Secondo Giorgio Palù, il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, è indispensabile utilizzare i mezzi attualmente disponibili per proteggersi dal virus, anziché aspettare le novità. In settembre dovrebbero arrivare i nuovi vaccini aggiornati, consigliati fortemente per gli over 60.

Il vaccino aggiornato pronto per settembre

Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, ha spiegato che “Il vaccino bivalente a mRNA aggiornato sul ceppo Ba.1 potrebbe essere approvato per settembre”. Il vaccino “andrebbe somministrato a tutti gli over 60 a prescindere dalla presenza o meno di patologie. Del resto è quello che si fa con il vaccino antinfluenzale”. Per i vaccini aggiornati su Ba.4 e 5, invece, “bisognerebbe aspettare l’inverno. Troppo in là”.

E continua in un’intervista rilasciata al giornale “La Stampa”: “Il è che gli anziani non si fanno convincere a fare il booster perché c’è l’evidenza delle reinfezioni e in più attendono i vaccini aggiornati. Ma invece sarebbe bene si proteggessero intanto con i vaccini attuali che continuano ad essere efficaci contro le forme gravi di malattia”.

La diminuzione dei casi di polmonite

Grazie all’impiego dei vaccini, i casi di polmonite sono diminuiti considerevolmente e, di conseguenza, anche i ricoveri negli ospedali ed in terapia intensiva. “Se si guarda ai dati resi noti il 30 giugno dal Centro europeo per il controllo delle malattie, possiamo dire di avere certezza della minore patogenicità di Ba.1 e Ba.2, mentre su Ba.4 e 5 i dati sono minori. Ma oltre ai tanti riscontri clinico-epidemiologici, anche un recente studio pubblicato in America, e che ha interessato una quota significativa di popolazione, indica che i casi di polmonite si sono ridotti moltissimo“.

A causa dell’esponenziale numero dei contagi, “è statisticamente normale che qualche persona in più si ritrovi in ospedale con una polmonite. Magari perché non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto o con patologie concomitanti. Questo, però, non significa che Ba.5 sia più patogena. Fino ad oggi più il virus è diventato trasmissibile e minore è diventata la sua virulenza. È la tendenza di tutti i virus pandemici che non hanno interesse ad uccidere l’organismo che li ospita”.