Vaccino anti-Covid in spray nasale per le nuove varianti: come funziona e chi può farlo

Vaccino anti-Covid in spray nasale per le nuove varianti: come funziona e chi può farlo

Il nuovo vaccino anti-Covid in spray nasale, il suo funzionamento e chi potrà riceverlo. Un’innovazione per combattere le varianti emergenti.

Il vaccino anti-Covid in spray nasale rappresenta una nuova frontiera nella lotta contro il SARS-CoV-2, mirata a fornire una protezione più efficace contro le varianti emergenti. Questo innovativo vaccino, sviluppato nei laboratori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) degli USA, utilizza il virus della polmonite murina (MPV) come vettore. Il MPV è stato scelto perché non causa malattie negli esseri umani e ha una forte affinità per le cellule dell’apparato respiratorio. Il principale bersaglio del SARS-CoV-2.

Vaccino Covid

Come funziona il vaccino nasale anti-Covid?

Il vaccino, denominato MPV/S-2P, include una versione modificata della proteina Spike (S-2P), che il virus utilizza per infettare le cellule. La somministrazione attraverso uno spray nasale permette al vaccino di raggiungere direttamente le vie respiratorie. Creando una barriera immunitaria proprio nel punto in cui il virus inizia la sua invasione.

Gli studi preclinici sui primati hanno dimostrato che MPV/S-2P è sicuro e ben tollerato, generando robuste risposte immunitarie sia a livello sistemico che locale. Questo significa che, oltre a stimolare la produzione di anticorpi nel sangue, il vaccino promuove l’immunità nella mucosa nasale, migliorando il controllo della replicazione virale.

Chi potrà ricevere il vaccino nasale?

La fase 1 della sperimentazione clinica negli Stati Uniti coinvolgerà 60 adulti di età compresa tra i 18 e i 64 anni che hanno già ricevuto almeno tre dosi di un vaccino mRNA autorizzato dalla FDA. I partecipanti saranno arruolati in tre centri: il Baylor College of Medicine a Houston, Texas; la Hope Clinic della Emory University a Decatur, Georgia; e la New York University di Long Island.

I volontari saranno suddivisi in tre gruppi e riceveranno dosi crescenti del vaccino spray, con l’obiettivo di valutare la sicurezza e la risposta immunitaria indotta. Nell’arco di un anno, saranno effettuate sette valutazioni per misurare la tolleranza al vaccino e la produzione di anticorpi sia nel naso che nel sangue.

Come riportato da adnkronos.com, la direttrice del NIAID, sottolinea l’importanza di questo sviluppo: “Sebbene i vaccini Covid-19 di prima generazione continuino a essere efficaci nel prevenire malattie gravi, ricoveri e decessi, hanno meno successo nel prevenire infezioni e forme più lievi della malattia. – rferisce la direttrice – Con l’emergere di nuove varianti virali, è essenziale sviluppare vaccini di nuova generazione, inclusi i vaccini nasali, che potrebbero ridurre le infezioni e la trasmissione del SARS-CoV-2“.

L’introduzione di un vaccino nasale potrebbe rivoluzionare la lotta contro il Covid-19, offrendo una protezione più mirata e potenzialmente riducendo la trasmissione del virus all’interno delle comunità. Se la sperimentazione avrà successo, questo nuovo approccio potrebbe diventare una componente chiave nella strategia globale di immunizzazione contro il Covid-19 e le sue varianti.