Dal 30 ottobre disponibile in Italia il primo vaccino anti-Chikungunya con tecnologia VLP. Tutti i dettagli.
Il 30 ottobre segna una data importante per la sanità pubblica italiana: sarà disponibile il primo vaccino anti‑Chikungunya approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Questo nuovo presidio si basa su una tecnologia innovativa: le VLP (Virus-Like Particles), particelle che imitano il virus ma non ne contengono il materiale genetico, rendendole non infettive. Il vaccino è indicato per soggetti dai 12 anni in su e mira a prevenire un’infezione che, solo nel 2025, ha causato quasi 400 casi in Italia, con focolai attivi in Emilia Romagna e Veneto.

Una svolta nella lotta alla Chikungunya
L’infezione da virus Chikungunya, trasmessa dalla zanzara tigre (Aedes albopictus), può provocare febbre alta, dolori articolari debilitanti e, in molti casi, sintomi persistenti. Non esistendo una cura antivirale specifica, la prevenzione vaccinale rappresenta uno strumento decisivo, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico che ha favorito la diffusione del vettore anche in zone precedentemente non endemiche.
Come funziona il vaccino e chi dovrebbe farlo
Il vaccino approvato è di tipo ricombinante a subunità, e utilizza proteine virali sintetiche capaci di stimolare una risposta immunitaria senza causare la malattia. Gli studi clinici hanno dimostrato una robusta sierorisposta entro 21 giorni dalla somministrazione, con un inizio dell’immunità già dopo una settimana. Il profilo di sicurezza è risultato favorevole, rendendolo adatto anche a chi viaggia in aree a rischio.
Come riportato da adnkronos.com e rainews.it, secondo gli esperti intervenuti al congresso nazionale della Società Italiana di Igiene (SItI), questo vaccino rappresenta un’aggiunta importante alle strategie di contenimento dei focolai autoctoni. Inoltre, si affianca alle misure preventive tradizionali come l’uso di repellenti e il controllo delle popolazioni di zanzare.
Con la globalizzazione e l’aumento delle temperature, la circolazione di virus esotici come la Chikungunya è destinata a intensificarsi. Disporre di un vaccino efficace sul territorio nazionale è quindi fondamentale per la tutela della salute collettiva.