Covid, AstraZeneca dimezza le dosi di vaccino destinate all’Ue nel secondo trimestre del 2021. La notizia arriva dal Reuters.
Nuovi problemi legati alla distribuzione del vaccino contro il Covid, con AstraZeneca che dimezza le dosi destinate all’Ue nel secondo trimestre del 2021.
Vaccino coronavirus, AstraZeneca dimezza le dosi destinate all’Ue nel secondo trimestre
Le previsioni della società sono drammatiche per l’Unione europea. AstraZeneca infatti dovrebbe dimezzare le dosi destinate all’Ue nel secondo trimestre dell’anno. La notizia, ripresa dall’Ansa, arriva da Reuters, che ha contattato un funzionario dell’Unione europea. In base a quanto emerso nell’intervista in questione, AstraZeneca avrebbe comunicato nelle riunioni con l’Ue che nel secondo trimestre dell’anno avrebbe consegnato mano di novanta milioni di dosi. Questo a fronte di un impegno iniziale che prevedeva la consegna di 180 milioni di dosi all’Unione europea nel corso del secondo semestre del 2021.
Discussioni ancora in corso
Stando a quanto emerso dopo la pubblicazione della notizia da parte di Reuters, quella di AstraZeneca è una previsione. Al momento proseguono le trattative con Bruxelles che evidentemente proverà a limitare i danni chiedendo alla società uno sforzo maggiore per arrivare alla consegna di un numero maggiore di dosi.
I ritardi nel primo trimestre
Il ritardo previsto per il secondo semestre si aggiunge a quello accumulato nel primo semestre dell’anno, quando AstraZeneca ha disatteso gli impegni assunti con Bruxelles al momento della firma dell’accordo per la distribuzione del vaccino contro il Covid.
Charles Michel: “La nostra priorità continua ad essere quella di accelerare le vaccinazioni”
“La nostra priorità continua ad essere quella di accelerare le vaccinazioni in tutta l’Ue. Ciò significa accelerare il processo di autorizzazione dei vaccini, nonché la loro produzione e consegna. Richiederà, ad esempio, la ricerca di soluzioni per riunire i produttori attraverso le catene di approvvigionamento al fine di aumentare la produzione nell’Ue. Comprende anche la garanzia che le consegne di vaccini siano prevedibili e che le aziende farmaceutiche rispettino i loro impegni”, ha scritto Charles Michel ai capi di Stato e di Governo come riferito dalla RAI.