Vaccino Covid, il primo rapporto AIFA sulla sorveglianza: reazioni avverse in linea con le informazioni

Vaccino Covid, il primo rapporto AIFA sulla sorveglianza: reazioni avverse in linea con le informazioni

Il primo rapporto AIFA sulla sorveglianza sul vaccino contro il Covid: reazioni sospette in linea con le informazioni presenti.

L’AIFA ha stilato il primo rapporto sulla sorveglianza sulle somministrazioni del vaccino contro il Covid. Si tratta di uno strumento per monitorare il comportamento dei vaccini in circolazione e avere il quadro delle reazioni.

Vaccino Covid, il primo rapporto AIFA sulla sorveglianza

Stando ai dati del primo rapporto AIFA, le reazioni sospette legate al vaccino contro il Covid “sono in linea con le informazioni già presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei vaccini e le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti confermano il loro profilo di sicurezza“. L’analisi interessa ovviamente il vaccino Pfizr-BioNTech e il vaccino Moderna, già in fase di somministrazione in Italia.

“Nel periodo considerato sono pervenute 7.337 segnalazioni su un totale di 1.564.090 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 469 ogni 100.000 dosi), di cui il 92,4% sono riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Con Comirnaty sono state osservate anche cefalea, parestesie, vertigini, sonnolenza e disturbi del gusto mentre con il vaccino Moderna, nausea e dolori addominali. Meno frequenti sono le altre reazioni locali e i dolori articolari diffusi. Come atteso, la febbre è stata segnalata con maggior frequenza dopo la seconda dose rispetto alla prima. Gli eventi segnalati insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (85% dei casi)”.

Di seguito il testo integrale del Rapporto AIFA sulla sorveglianza.

Vaccino

Locatelli, “La disponibilità di vaccini anti-Covid entro il mese di giugno è quantificabile nell’ordine più o meno dei 40 milioni di dosi”

A proposito di vaccini, Franco Locatelli ha fatto il punto sulle dosi che dovrebbero essere a disposizione nei prossimi mesi

“La disponibilità di vaccini anti-Covid entro il mese di giugno è quantificabile nell’ordine più o meno dei 40 milioni di dosi. Quindi dovremmo arrivare largamente a una cifra importante di persone che vengono a essere vaccinate. Siamo nell’ordine dei 20 milioni di persone almeno per il mese di giugno”, ha dichiarato Locatelli ai microfoni di Sky. “Abbiamo avuto 2 milioni di dosi a gennaio e parlando solo dei vaccini per ora approvati avremo 4 milioni per febbraio, 8,3 per marzo e poi 25 milioni per il trimestre successivo. E’ chiaro che, se arriveranno ulteriori dosi di vaccini o ci saranno vaccini che verranno approvati, questo numero si può incrementare. Oggi questi sono i numeri rispetto ai tre vaccini Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e in funzione di quella che è la previsione di fornitura“.